Bertoliana, a San Valentino la passione e l’amore per l’arte di Ruggero Savinio

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La Bertoliana celebra, nel giorno di San Valentino, l’amore per l’arte con il pittore e scrittore Ruggero Savinio, nipote di Giorgio De Chirico, figlio di Alberto.

Venerdì 14 febbraio alle 18, il Maestro Savinio sarà in Biblioteca Bertoliana, a Palazzo Cordellina in contra’ Riale 12, per presentare il suo libro “Il senso della pittura” (Neri Pozza Editore, 2019). A dialogare con l’autore sarà Stefania Portinari, curatrice della mostra “Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi”, attualmente in corso in Basilica palladiana. L’evento sarà completato teatralmente dalle letture sceniche dell’attore Titino Carrara.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Neri Pozza e Il Giornale di Vicenza, persegue l’obiettivo della Biblioteca di realizzare eventi che abbiamo non solo qualità ma anche attinenza con i progetti, le mostre e le iniziative messe in atto in città; così è stato a gennaio per l’originale presentazione con dinner buffet del libro di Tracy Chevalier, così sarà per l’incontro con Savinio.

“Lavorare in sinergia sta dando grandi risultati in termini di qualità delle iniziative, di numeri di presenze, e di affezione ai nostri progetti – sostiene la presidente della Biblioteca Bertoliana -. Abbiamo visto in questi mesi che progettualità condivise con le realtà culturali della città, dalla casa editrice Neri Pozza all’Accademia Olimpica, dal Teatro Comunale all’Istituto di Storia, dall’associazione Pigafetta 500 fino all’assessorato alla Cultura e così a seguire, danno grandi soddisfazioni a noi e al nostro pubblico e aumentano qualità e valore dei prodotti culturali che proponiamo”.

Il libro di Savinio risponde a numerosi quesiti che si pongono gli amanti dell’arte: come si manifesta, anzi, quali sono i caratteri di un’espressione – la pittura – che tiene insieme, al di là dei periodi storici, i dipinti e i graffiti di Lascaux, di Piero della Francesca, di Courbet, di Picasso, e anche di Edvard Munch, Richard Gerstl, Bonnard, Balthus, Francis Bacon e Lucien Freud? Tutta questa pittura, dai primordi preistorici al nostro presente, ha qualcosa in comune: la fisicità. La corporeità di cui la pittura è fatta, ma anche quella messa in opera dal pittore. La pittura come fatto fisico. L’autore racconta, attraverso pagine illuminanti, il suo rapporto di intimità con i pittori che considera dei maestri, rispondendo, al contempo, a una serie di urgenti domande: qual è il senso della pittura? Come è cambiato il concetto di pittura nel corso dei secoli? Cosa diventerà la pittura in futuro?

Nato a Torino nel 1934, Savinio ha frequentato la Facoltà di Lettere all’Università di Roma. Ha soggiornato alcuni anni a Parigi e lungamente a Milano. Dopo la prima mostra personale a Milano nel 1962, ne ha tenute molte altre in Italia e all’estero: Parigi, Francoforte, Chicago, New York, Pechino. Nel 1986 ha ottenuto il Premio Guggenheim per un artista italiano. Nel 1988 e nel 1995 è stato invitato con una sala personale alla Biennale di Venezia. Sue mostre antologiche, fra le altre, a Milano al Castello Sforzesco (1999) e a Roma alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna (2012). Tra i libri pubblicati Percorsi della figura (1992), Ombra portata (1992), La Galleria d’Arte Moderna (2004), Passaggio della Colomba (2011), Il cortile del Tasso (2017).

La partecipazione all’evento è libera, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Per informazioni: consulenza.bertoliana@comune.vicenza.it. Tel. 0444 578203.