Bertoliana, chiuso un anno importante sul fronte dei lavori e della promozione culturale

136

Per la biblioteca Bertoliana, istituzione del Comune di Vicenza,  quello che si è appena concluso è stato un anno di svolta sia sotto l’aspetto dei lavori sia per la promozione culturale. E lo sarà ancor di più l’attuale, con la pubblicazione del bando per la progettazione della nuova sede attualmente in fase di studio, obiettivo prioritario dell’amministrazione Rucco. Quest’anno, oltretutto, ricorrono i 110 anni dell’apertura della sede della Biblioteca in contra’ Riale, inaugurata il 23 gennaio 1910 alla presenza di Antonio Fogazzaro.

Sul fronte dei lavori, a palazzo San Giacomo, sede storica della biblioteca, prosegue il cantiere allestito dal Comune per la sistemazione dei bagni. L’intervento, che si concluderà nel giro di poche settimane, era atteso da decenni, considerato anche il fatto che, tra San Giacomo e palazzo Costantini, ogni anno usifruisce della in biblioteca un numero di persone ben superiore a quello dell’intera città di Vicenza.

Proprio a palazzo Costantini, inoltre, nel corso del 2019 sono stati eseguiti, grazie al contributo dei privati, quei lavori che hanno permesso di aumentare del 20% i posti per gli studenti, è stata rinnovata l’emeroteca, cioè la sala di lettura per quotidiani e riviste, e s’è organizzato uno spazio migliore per il Centro di libero accesso informatico.

Il terzo intervento, ancora in corso, vista la quantità dei volumi (due chilometri e mezzo di scaffali contenenti libri e documenti) ha riguardato il trasferimento di parte dei magazzini da palazzo San Giacomo all’ex scuola media Giuriolo. Anche in questo caso è stato importante il contributo dei privati, vale a dire del Gruppo Ferretto.

Inoltre sarà completata e inaugurata nel giro di un paio di mesi la nuova sede di Laghetto della Bertoliana nell’ex scuola elementare di via Lago di Pusiano.

È stata effettuata anche una manutenzione completa della “fontana” che è visibile da contra’ Riale, la quale in realtà è parte del sistema di condizionamento della biblioteca, in passato soggetto a frequenti rotture. Sono stati ripristinati anche i fasci notturni luminosi colorati, in disuso da alcuni anni.

Questi lavori nel complesso hanno comportato una spesa superiore ai centomila euro; nel 2020 sono in programma ulteriori interventi, tra cui il nuovo spazio bimbi a Palazzo Costantini.

Sul fronte più strettamente culturale, sono da sottolineare altri obiettivi raggiunti. Prima di tutto è da evidenziare la collaborazione proseguita con gli Amici della Bertoliana e quella rinnovata con i club service della città: Soroptimist, Rotary, Lions e Inner Wheel grazie al loro generoso contributo hanno consentito di raccogliere alcune decine di migliaia di euro e di restaurare numerosi volumi, incunaboli e manoscritti, ma si è potuto anche proseguire nell’opera di catalogazione scientifica del patrimonio manoscritto.

È stato inoltre completato dalla struttura interna della Bertoliana il progetto di informatizzazione degli archivi cui si lavorava da un decennio. Si tratta di un intervento che consentirà, attraverso un portale on-line, di consultare i 225 archivi (da quelli di famiglia a quelli di privati e istituzioni) conservati dalla biblioteca. Un convegno scientifico a fine febbraio celebrerà questo grande obiettivo. È la prima volta che una biblioteca taglia questo traguardo: solitamente è un lavoro talmente impegnativo che è realizzato dalle Regioni o da Enti nazionali.

Sono perseguite le attività di valorizzazione del patrimonio antico attraverso visite guidate alle scuole e a gruppi di adulti (nel 2019 se ne sono realizzate una trentina), incontri dedicati ai restauri realizzati nel corso dell’anno, vetrine espositive a palazzo San Giacomo sui pezzi pregevoli della Bertoliana, collaborazioni con le università per ricerche scientifiche e per la redazione di tesi di laurea.

Numerose sono state anche le iniziative realizzate a palazzo Cordellina. Tra queste, vanno ricordate le classiche rassegne dell’Auser e del conservatorio “Pedrollo” ospitate nell’antico edificio; la “Notte della ricerca”, allestita per la prima volta a Vicenza; le celebrazioni per Antonio Pigafetta, tra cui la “Maratona di lettura” della Relazione; gli incontri per la “Settimana della memoria”; la mostra su Cristoforo Dall’Acqua e quelle sulla Serbia, un convegno e dei laboratori (curati da Marco Somà, Premio Andersen 2019) per il 200 anni dalla pubblicazione dell’Infinito di Leopardi e sulla guerra di Liberazione 1943-‘45; le presentazioni di numerosi libri, tra cui quelli di Antonia Arslan, Michela Marzano, di Gatti & Gervasutti sul crack della Popolare di Vicenza, di Susanna e Teodolinda Barolini che hanno curato i “Diari” del padre Antonio.

Infine, vanno sottolineate le collaborazioni strette con vari enti e organismi: lo Iuav di Venezia (a proposito della progettazione della nuova Bertoliana), l’associazione Pigafetta 500, la casa editrice Neri Pozza, l’Arpai, e il nuovo vigore dei rapporti con l’Accademia Olimpica, con il Fai e il Club Unesco.