Immigrati, Regno Unito propone una chiatta e le possibili alternative

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Immagine della Bibby Stockholm al porto di Portland

Il governo Sunak sta provando a mantenere in vita uno degli slogan della Brexit, quello di “riprendere il controllo dei confini britannici” caricando gli immigrati sulla chiatta. 

L’ex Primo Ministro Boris Johnson aveva proposto l’idea originale. Ormai a fine mandato, aveva stretto un accordo per 160 milioni di euro con il Ruanda per poter trasferirci gli immigrati in fase di valutazione. Questo piano non fu accolto bene soprattutto dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), chiedendo che non venisse attuato. Per il momento, è in pausa per la decisione di un tribunale, ma il governo aspetta la sentenza della Corte Suprema ad ottobre.

Di 47 anni, ma il Regno Unito ci parcheggia i migranti

Nel frattempo, Sunak si è organizzato con la “Bibby Stockholm”: una chiatta utilizzata già in precedenza da migranti e senzatetto. L’imbarcazione misura 93 metri in lunghezza ed è alta come un palazzo di tre piani. Con i lavori programmati, si mira a aumentare la sua capienza a 500 persone.

Secondo un rapporto pubblicato dall’Ong britannica Statewatch nel 2012, le condizioni a bordo della Bibby Stockholm erano pessime, tanto che le persone a bordo organizzavano spesso proteste o scioperi della fame. Inoltre, secondo quanto riporta “El País”, il sindacato dei vigili del fuoco avrebbe espresso preoccupazioni riguardo alla sicurezza. Difatti, è possibile salire a bordo da un’unica entrata, non c’è un ospedale e con i futuri lavori che puntano a raddoppiarne la capienza, non sarebbe sicuro per la possibile diffusione di malattie e virus.

Il governo afferma che è solo una soluzione temporanea, dove gli ospiti saranno ragazzi dai 18 anni fino ad un massimo di 65 per un massimo di 9 mesi. Attualmente nel Regno Unito ci sono 51 mila immigrati, con 15 mila arrivati attraversando la Manica, per una spesa totale di circa 7 milioni al giorno. Per ciò, nonostante le perplessità, difendono la chiatta definendola “basica, ma adeguata”. 

Il Piano B del governo

Se dovesse fallire l’accordo con il Ruanda, c’è già pronta la proposta di utilizzare l’Isola dell’Ascensione come sostituta. È un territorio britannico di 88 chilometri quadrati con 800 abitanti attuali. Viene definita dal Daily Mail come “una pietra vulcanica in mezzo al nulla” visto che dista 1200 chilometri dalla costa africana. Sull’isola è presente solo un aeroporto militare angloamericano che i civili possono utilizzare per spostarsi sull’Isola di Sant’Elena, a Londra o alla base militare di Mount Pleasant.


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