Biblioteca Bertoliana, donato un calcetto balilla a Palazzo Costantini

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Biblioteca Bertoliana

Sempre più la Biblioteca Bertoliana diventa aperta alla città, luogo di incontro, di condivisione e di gioco, e non solo di studio.

Questo percorso iniziato quattro anni fa dal consiglio di amministrazione della biblioteca e dalla sua presidente Chiara Visentin raggiunge oggi una nuova tappa, con il dono da parte della ditta Mecenero Biliardi di un calcetto balilla, che è stato collocato nell’atrio della sede centrale di Palazzo Costantini, e da parte di Luigi e Jacopo Zannier (azienda Adotta Italia) di una porta scorrevole che separa l’area del piano terra del medesimo palazzo, che verrà entro l’anno riorganizzata per ospitare, accanto al centro P3, anche una nuova sala di incontro e studio.

L’obiettivo è evidente: la Biblioteca Bertoliana, e soprattutto le biblioteche di pubblica lettura, devono saper essere luoghi aggregativi in cui persone di diverse età possono incontrarsi, conoscersi e confrontarsi. Così la biblioteca può svolgere una sua importante mission, cioè di essere un polo culturale che promuove l’interazione e il confronto tra pubblici diversi.

Le attività in questo senso vanno indirizzate ai più piccoli (entro l’anno saranno pronte le nuove sale per bambini e ragazzi della stessa sede), ma anche verso gli studenti e il pubblico adulto che numeroso frequenta quotidianamente le sedi.

“Nel nostro territorio, il tessuto imprenditoriale ha la particolarità di una tendenza virtuosa all’ascolto della comunità – afferma Chiara Visentin, presidente della Bertoliana -. La nostra Biblioteca, tra centro storico e quartieri, nelle sue sedi ha tra le sue caratteristiche anche quella di rivitalizzare aree urbane e attirare ampie fasce della popolazione in maniera continuativa offrendo spazi per l’incontro oltre che per lo studio. Unire queste due forze, anche solo per un semplice, piccolo ma apprezzatissimo servizio ai giovani (il calcio balilla donato dalla ditta Mecenero, e la porta scorrevole che permetterà di creare una nuova sala studio a Palazzo Costantini, donato dalla ditta Adotta Italia), non può che alimentare questo circuito di crescita verso il bene sociale. Per sostenere la biblioteca si può contribuire in molti modi, donando servizi o strumenti per fare sì che gli spazi di un’Istituzione come la nostra, aperta – tra le sue varie sedi – sette giorni alla settimana su sette, possa permettere una migliore vivibilità e una maggiore fruibilità”.

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