Un complesso moderno e polifunzionale, integrato nel tessuto urbano, vivo e fruibile: è questa l’ambizione del progetto per la nuova Biblioteca Bertoliana, presentato questa mattina a Palazzo Trissino da Flavio Albanese dello studio di architettura Asa Studio Albanese, a cui è stata affidata la realizzazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali. Erano presenti anche il Sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, gli assessori Ilaria Fantin e Cristiano Spiller e il presidente della Biblioteca Bertoliana Alberto Galla, oltre ai rappresentanti del Forum cultura.
Come sarà il nuovo edificio, che sorgerà al posto dell’ex scuola Giuriolo, di cui è prevista la demolizione? Flavio Albanese ha spiegato: «Sarà una biblioteca che avrà come cuore una corte “foderata” di libri capace di dialogare con tutti i piani. Nel complesso troveranno spazio diverse funzioni che potranno vivere anche indipendentemente dalla biblioteca rispondendo alle esigenze dei diversi utenti: dai bambini ai giovani-adulti agli anziani, comprendendo studenti e studiosi».
Il Sindaco Possamai ha definito la nuova Biblioteca cuore pulsante della cultura cittadina, una struttura che sarà al centro della Vicenza del futuro, rivolta «ai giovani, agli studenti, alle famiglie e anche agli anziani. È un progetto ambizioso capace di rispondere alle tante esigenze della biblioteca e della città, per cui ringrazio Asa Studio Albanese».
Gli assessori Ilaria Fantin e Cristiano Spiller e il presidente della Biblioteca Alberto Galla hanno posto l’accento sul percorso che caratterizza il progetto, che parte dall’ascolto delle esigenze culturali di Vicenza: «Non si parla infatti solo di libri e lettura – ha sottolineato l’assessore Fantin – ma di tanti bisogni, espressi anche dal Forum Cultura, a cui la proposta di Asa Studio Albanese dà una risposta. Proseguiamo quindi nella strada avviata da questa amministrazione: riappropriarsi di spazi della città a partire da una collaborazione corale».
L’assessore Spiller l’ha definita una grande opera pubblica ma anche una sfida, per l’amministrazione e per la città: «Sarà un’”isola culturale”, raggiungibile solo a piedi o in bici, in una sorta di percorso che ci allontana dalla frenesia quotidiana per portarci in un luogo di studio, conoscenza e incontro».
Il presidente della Bertoliana Galla l’ha definita la più importante opera pubblica in città dopo il Teatro comunale, annunciando il coinvolgimento del mondo bibliotecario, della cultura e soprattutto degli utenti per realizzare una struttura flessibile e aderente ai bisogni della comunità.
L’ipotesi progettuale
La nuova Bertoliana manterrà volumetrie e planimetria dell’ex scuola Giuriolo di cui prenderà il posto, aggiungendo solo la copertura della corte centrale. Sarà inoltre in collegamento con Palazzo Cordellina, mentre Palazzo Costantini e San Giacomo saranno dismessi. Sarà accessibile da contra’ Riale, da contra’ Cornoleo e da stradella dei Stalli.
Il complesso sarà dotato di un auditorium indipendente, di un magazzino ad archivi compattabili e della struttura bibliotecaria vera e propria.
Il cuore del progetto sarà la nuova corte coperta, un grande spazio scenografico a tripla altezza, che diventerà la “public library” della nuova sede. L’edificio si svilupperà seguendo una logica di silenzio progressivo, con gli ambienti più informali e condivisi ai livelli inferiori e quelli più silenziosi e formali ai superiori.
Per quanto riguarda i numeri, la nuova Biblioteca Bertoliana così progettata si svilupperà per 6.800 metri quadrati, ai quali si aggiungono i 2.700 di Palazzo Cordellina, con il quale la nuova struttura si trova in simbiosi, e cortili e giardini per altri 2.700 metri quadrati. I suoi spazi potranno accogliere complessivamente 832 persone, comprese le 130 dell’auditorium.
I volumi che potranno essere ospitati all’interno della biblioteca sono in totale 798.000: di questi, 102.000 a scaffale aperto, 27.000 item di archivio fotografico, 75.000 volumi da catalogare, che trovano posto nel piano interrato. I restanti 594.000 volumi saranno collocati nel magazzino a scaffali compattabili, distribuiti su tre piani, che accoglierà anche circa 4.000 metri lineari di archivio storico.
Qui il Comunicato ufficiale del Comune di Vicenza