Il 10 dicembre di cento anni fa nasceva Gigi Ghirotti (1920-1974), scrittore vicentino dalla lunga e impegnata militanza giornalistica che per primo infranse pubblicamente il tabù della malattia. Per due anni Ghirotti lottò contro il linfoma di Hodgkin, ma soprattutto si fece testimone dell’isolamento dei malati, dell’insufficienza delle strutture sanitarie, delle carenze dell’assistenza pubblica nella famosa inchiesta su La Stampa intitolata “Il lungo viaggio nel tunnel della malattia”.
Per ricordare la sua figura e la sua attività il Comune di Vicenza e la Biblioteca Bertoliana, che conserva anche le carte di Ghirotti, hanno in programma un rilevante evento culturale che sarà realizzato in collaborazione con Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti, Società Editrice Manuzio, Accademia Olimpica, Fondazione di Storia di Vicenza, Ufficio scolastico Regionale di Vicenza, Azienda ULSS 8 Berica, Ordine dei giornalisti del Veneto e RAI Radiotelevisione Italiana.
“Il Comune di Vicenza intende dare spazio e valore alla figura di Gigi Ghirotti che, anche attraverso la dura esperienza della malattia, ha lasciato testimonianze significative su come affrontarla e su come sostenere la ricerca – dichiara il sindaco Francesco Rucco -. Un tema estremamente d’attualità che ci consente di riflettere sui grandi passi fatti dalla sanità e allo stesso tempo su quanto rimaniamo comunque vulnerabili di fronte a virus sconosciuti che ci costringono a modificare i nostri comportamenti. Ghirotti – prosegue il sindaco – è un vicentino che ha combattuto durante la seconda guerra mondiale, ha avuto un’importante carriera giornalistica, è stato scrittore: di tutte queste esperienze che lo hanno formato ci ha lascito memoria con i suoi scritti e per non dimenticare la sua forza d’animo, il suo coraggio e i suoi insegnamenti, lo ricorderemo in primavera con una serie di eventi ed una mostra curata dalla Bertoliana. Sarà anche una bellissima occasione per ricevere il riconoscimento “Vicenza – Città del Sollievo” che ci ha conferito la Fondazione Ghirotti”.
“Un grande eroe civile, di cui la Bertoliana possiede con orgoglio le carte, preziose per l’alto valore letterario e umano. E’ doveroso celebrare Gigi Ghirotti nel modo più degno, – sostiene la presidente della Bertoliana Chiara Visentin – perché se la Resistenza con ‘I piccoli maestri’ – e Ghirotti era uno di essi – s’è fatta romanzo, la città di Vicenza si deve fare testimone della profonda dignità di vita di questo suo concittadino”.
“Gigi Ghirotti – commenta Gaetano Thiene, professore emerito di Anatomia Patologica all’Università di Padova e presidente dell’Accademia Olimpica – fu colpito ancora giovane dal morbo di Hodgkin, all’epoca incurabile. Si batté con profonda fiducia nelle cure mediche e volle che il suo caso divenisse pubblico, oggetto di grande attenzione e impegno frustrante dei medici. Personalmente vissi la stessa vicenda sanitaria, con esito purtroppo letale, in una zia, sorella di mia madre, che affrontò la malattia con speranza e fede. Furono entrambi esempi che influenzarono la mia scelta di divenire medico scienziato. Erano tempi diversi, in cui la medicina non era ancora scienza, ma arte. Dal morbo di Hodgkin oggi si guarisce”.
La nota emergenza sanitaria in atto non consentirà di svolgere l’iniziativa nel giorno esatto della sua nascita. Si è deciso quindi di rinviare la celebrazione alla prossima primavera: il 15, 16 e 17 aprile, infatti, sono previsti tre importanti appuntamenti dedicati al giornalista vicentino, organizzati per filoni tematici.
Su “Gigi Ghirotti scrittore” sarà incentrata la prima giornata: a 50 anni dalla pubblicazione per Longanesi, la case editrice Manuzio presenta la ristampa del volume di Ghirotti “Rumor”.
“Gigi Ghirotti giornalista” sarà protagonista del secondo incontro, che affronterà il tema delle inchieste e dell’impegno civile di Ghirotti in correlazione con l’informazione giornalistica di questi tempi, anche legata al Coronavirus.
La terza giornata sarà dedicata a “Gigi Ghirotti e la malattia: la Fondazione nazionale Gigi Ghirotti”, e vedrà la partecipazione della Fondazione Gigi Ghirotti.
Nel corso dell’intera manifestazione, per la quale è stato richiesto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, sarà visitabile anche una mostra allestita con documenti provenienti dall’archivio del giornalista e conservati in Bertoliana. Una postazione video consentirà inoltre di visionare alcuni filmati originali della RAI sui reportage storici di Ghirotti.
È prevista anche la consegna in Municipio al sindaco Rucco di una targa della Fondazione Ghirotti intitolata a Vicenza – Città del Sollievo. Un riconoscimento che l’ente nazionale, con il patrocinio di ANCI, assegna a quelle città che si distinguono per il loro impegno verso le persone in situazioni di profonda sofferenza, dolore e malattia, occupandosi di rispondere ad un ampio ventaglio di bisogni, nella prospettiva della dignità valoriale e dell’umanizzazione del vivere e del morire.
Coinvolte nella celebrazione anche le scuole primarie e secondarie cittadine con un concorso a premi (500 euro alla classe vincitrice) dal titolo “Un ospedale con più sollievo”, organizzato con il sostegno della Fondazione Ghirotti.
Gigi Ghirotti
Al termine del secondo conflitto bellico, che lo vide anche combattente partigiano con il famoso gruppo dei “Piccoli maestri”, Ghirotti fece il suo esordio giornalistico su Il Giornale di Vicenza approdando subito dopo, su invito di Guido Piovene, a La Stampa di Torino, quotidiano presso cui lavorerà quasi ininterrottamente per tutta la vita.
Le sue importanti inchieste (anche televisive), confluite quasi sempre in altrettanti volumi a stampa, sono ancora oggi una viva testimonianza di un valore giornalistico di altissimo spessore: è il caso, ad esempio, del suo libro Lungo viaggio nel tunnel della malattia nel quale Ghirotti, cui era stato diagnosticato un tumore maligno, porta a conoscenza dei suoi connazionali la sconcertante realtà del mondo sanitario d’inizio anni ‘70. Ricordiamo anche Italia mia benché (1963), Il magistrato (1963), Mitra e Sardegna (1968), Rumor (1970) e Da Olimpia a casa mia, scritto in collaborazione con la moglie Mariangela Cisco. La morte lo coglierà il 17 luglio 1974, consumato dalla malattia. A chi gli chiedeva perché avesse deciso di scrivere un libro sulla sua malattia, Ghirotti rispondeva: “L’ho fatto perché mi pare che un giornalista non possa essere testimone del sentito dire, o colui che vive nelle passioni degli altri. Se gli capita di correre un’avventura tra la vita e la morte e poi non la racconta, direi che quel giornalista non ha capito nulla né del proprio mestiere, né dei propri doveri di cittadino”.
Per informazione sull’iniziativa la Bertoliana è a disposizione all’indirizzo mail consulenza.bertoliana@comune.vicenza.it o ai numeri di telefono 0444 578203-578211.