“Biblioteca dove sei?” Le sedi cittadine in una serie di cinque video

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Anconetta, Laghetto, Riviera Berica, Villa Tacchi, Villaggio del Sole: le sedi della Biblioteca Bertoliana nei quartieri della città sono biblioteche di pubblica lettura, “via di accesso locale alla conoscenza” – come recita il manifesto Unesco sulle biblioteche – centri di informazione ma anche di aggregazione.

Per conoscerle meglio, nel contesto dei loro quartieri, la Bertoliana ha voluto realizzare cinque video, per promuoverne i servizi e il patrimonio, per valorizzarne gli spazi, per sottolineare il valore non solo culturale ma anche sociale che svolgono per la comunità di riferimento.

Con il sostegno degli Amici della Bertoliana e il supporto tecnico di Adifly, i video saranno caricati sui canali social della biblioteca a partire da domenica 27 dicembre 2020.

La storia di queste sedi bibliotecarie si intreccia alla storia dello sviluppo urbanistico e sociale di Vicenza; la prima a essere inaugurata nel 1965, su volontà dell’allora direttore Antonio Marco Dalla Pozza, è la biblioteca del Villaggio del Sole, esperienza pilota per quello che sarebbe poi diventato il Sistema Bibliotecario Urbano di Vicenza, costituito dalla biblioteca di Villa Tacchi, nel quartiere di San Pio X, aperta nel 1968, dalla sede di Riviera Berica, che inizia l’attività nel 1974, dalla biblioteca di Laghetto, la cui apertura risale al 1977, e infine dalla Biblioteca di Anconetta, aperta nel 1981.

Spazi pubblici, sedi decentrate a pieno diritto anch’esse Bertoliana, sono vere e proprie “biblioteche sociali”, nell’accezione di biblioteche che pongono il proprio obiettivo non solo nella crescita e miglioramento della propria collezione ma anche, se non soprattutto, nella costituzione di rapporti tra i membri della comunità che vanno a servire.

Si tratta di biblioteche da frequentare per incontrare altre persone, per fare due chiacchiere, per leggere il giornale o per partecipare a letture ad alta voce o laboratori per i più piccoli. Biblioteche che si sono sviluppate per essere luogo quotidiano, domestico, amichevole.

E in questo senso si muove la progettazione della Bertoliana, attenta a promuovere nelle sue sedi cittadine l’idea di una biblioteca che fa dello star bene dell’utenza e della gradevole permanenza un valore fondamentale da condividere, prestando particolare attenzione ai cambiamenti sociali, economici e culturali della città.