Bicicletta, Confartigianato Imprese Veneto: “Seconda regione per numero di imprese della filiera, prima per cicloturismo”

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La filiera made in Italy della bicicletta è un’eccellenza a livello europeo e mondiale: 3.233 imprese che danno lavoro ad oltre 8.400 addetti. Il cuore della filiera è rappresentato dalle 1.989 imprese artigiane (il 61,5%). Un pezzo di tradizione locale che rappresenta ancora un valore aggiunto insostituibile.

“In questo straordinario distretto diffuso, la nostra Regione è seconda per numero di imprese, dietro solamente alla Lombardia: 489 le imprese che impiegano oltre 2.300 addetti. Il 66,7%, 326, sono artigiane con 614 addetti. Le aziende venete della filiera sono soprattutto dedite alla riparazione che conta 226 imprese e rappresenta il 46,2% del settore, quota che sale al 62,6% nell’artigianato, in cui se ne contano 204”. Lo afferma con orgoglio Roberto Boschetto, presidente Confartigianato Imprese Veneto nel commentare i dati dell’Osservatorio sulla bicicletta dell’Ufficio studi realizzato in occasione del Giro d’Italia che, proprio in questi giorni, sta per attraversare la nostra regione.

Nel 2022 la crescita della produzione italiana del settore è stata pari al 10,1% e, rispetto al 2019, ha registrato un +34,7%. L’Italia stacca così nettamente la Germania a +5,0%, mentre la Francia ha mostrato un calo del 21,1%. Nel 2022 l’export made in Italy della bicicletta si è attestato 1 miliardo e 149 milioni di euro di cui 606 milioni di componentistica (52,7% del totale) e 543 milioni di euro di biciclette (47,3% del totale). Quest’ultimo dato composto da 351 milioni di euro di biciclette non elettriche (30,6%) e 192 milioni di euro di E-bike (16,7%).

Nei prossimi giorni –prosegue il Presidente– il Giro d’Italia percorrerà in lungo e in largo le strade del Veneto. Sarà una tre giorni memorabile, 3 tappe, 5 città coinvolte e 500 km da percorrere in una vetrina che offrirà il meglio del Veneto. Sarà una tre giorni nella quale la nostra regione tutta potrà mettersi in vetrina, mostrando tutto il meglio del proprio territorio. E questo fa bene anche all’economia. Esiste infatti una stretta correlazione tra specializzazione nella filiera della bicicletta ed elevata turisticità. L’uso della bicicletta ben si coniuga al turismo”. “Il cicloturismo è in forte crescita e la nostra Regione si colloca al primo posto per flusso di cicloturisti (il 19% sul totale cicloturisti) – conclude Boschetto –  Rappresenta un’importante volano di potenziale sviluppo in chiave turistica delle aree interne e quindi delle tipicità enogastronomiche ed artigianali. L’ultima edizione del rapporto Isnart e Legambiente sul cicloturismo ci restitusce l’identikit di un cicloturista che dal viaggio su due ruote ricerca anche la scoperta di prelibatezze enogastronomiche e che non rinuncia allo shopping, acquistando quindi anche artigianato locale (quale “ricordo” della vacanza)”.

Artigianato e turismo sono e saranno sempre più un binomio vincente, su cui investire: il Veneto, con 8.000 km di piste ciclabili, un ampio ventaglio di proposte turistiche culturali che va dalle città d’arte ai piccoli borghi murati, passando per mare, montagna, collina e laghi, una importante tradizione enogastronomica e ad artigianale e, non da ultima, una radicata specializzazione nel settore della bicicletta non può che non guardare con interesse a questa nuova “categoria” di turisti. Serve, però, un’azione congiunta tra Istituzioni locali e organizzazioni di categoria per sviluppare una offerta integrata in grado di accrescere ulteriormente il circolo virtuoso già attivato dal turismo tradizionale, portando dunque effetti positivi anche alle 16.000 imprese artigiane potenzialmente coinvolte dalla domanda turistica.