Bike to work, mozione del centro sinistra: cambiamo marcia a Vicenza

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Bike to work
Bike to work

“Siamo sull’orlo di una crisi climatica globale …”, lo ha ricordato a Belluno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – scrive nella sua nota sul Bike to work il centro sinistra vicentino – durante la commemorazione per le vittime del Vajont e per i morti della tempesta Vaia, che ha colpito il Nord Est nel novembre dello scorso anno.

L’aumento della temperatura della Terra è dovuto alla continua crescita e concentrazione delle emissioni di gas serra come il biossido di carbonio (Co2), il metano, il protossido d’azoto. Ma come ci ricorda l’ONU, nel suo ultimo rapporto, c’è anche il grave problema delle emissioni inquinanti che mettono a rischio la sopravvivenza dell’eco-sistema e sono la causa di un quarto delle morti premature e delle malattie nel mondo.

I giovani  sono consapevoli di essere l’ultima generazione in grado di cambiare questo stato di cose e con le loro iniziative di disobbedienza civile ci costringono a farci carico, ognuno per il suo ruolo, del futuro di questo pianeta. Da parte nostra, ribadiamo con forza la necessità di convocare a Vicenza gli “Stati Generali per il Clima” coinvolgendo la Regione e i Comuni limitrofi per definire, con l’aiuto di esperti, un’insieme di azioni condivise in campo urbanistico, ambientale e per una mobilità sostenibile che sia alternativa all’uso dell’automobile.

Con l’intento di essere propositivi e di avviare fin da subito delle buone pratiche, nel settembre del 2018 abbiamo presentato la Mozione “Silva”, programma di riforestazione urbana che mira a calcolare l’impronta ecologica delle Aziende presenti nel vicentino e a mitigarne l’impatto con la piantumazione di nuove alberature (tuttora in attesa del parere tecnico). Questa mattina abbiamo inoltre depositato la Mozione “Cambiamo marcia col bike to work”. Un progetto per promuovere iniziative specifiche a favore della mobilità ciclistica e del turismo sostenibile, per ridurre gli impatti ambientali, sociali ed economici dell’auto privata e per migliorare la qualità della vita e le condizioni di salute dei cittadini. Poiché anche la bici difende l’ambiente!

Nello specifico, si propone di destinare una quota ricavata dal Bilancio di Parte Corrente: “Sanzioni per infrazioni al codice della strada”, quale rimborso chilometrico per gli occupati che risiedono nel Comune di Vicenza, che decidono di recarsi al lavoro in bicicletta, e che accettano d’installare una specifica applicazione sul loro dispositivo radiomobile per consentire il controllo del tragitto effettuato. Ai primi 250 cittadini che aderiranno al progetto saranno erogati 0,25 €/km fino ad un massimo di € 200/anno per ciascun partecipante.

 

CONSIGLIO COMUNALE di VICENZA

“CAMBIAMO MARCIA COL BIKE TO WORK” – MOZIONE

 

PREMESSA:

In Italia ci sono troppe automobili in circolazione, 65 ogni 100 abitanti, il che ci pone al primo posto in Europa per tasso di motorizzazione, contro i 56 della Germania, i 50 della Spagna, i 48 della Francia. La carenza infrastrutturale, con bus e metropolitane scarsi e mal funzionanti, sembra essere il principale fattore che spinge gli italiani a ricorrere al mezzo privato, ma vi è anche una componente culturale che unita alla scarsa sensibilità della politica contribuisce a peggiorare la qualità dell’ambiente urbano e a rendere invivibili le nostre città.

Uno Studio su “Pendolarismo e mobilità ciclistica” dello scorso anno ci dimostra che anche in Italia esiste una forte domanda di mobilità ciclistica, già ora 743.000 individui utilizzano sistematicamente la bici per coprire il tragitto casa – lavoro (il 13,2% degli occupati nella Provincia autonoma di Bolzano, il 7,8% in Emilia Romagna, il 7,7% in Veneto), con una propensione teorica che potrebbe arrivare fino al 28,9% su base nazionale.

Se tutti i Comuni prevedessero misure specifiche a favore della mobilità ciclistica e del turismo sostenibile, l’intero Paese potrebbe finalmente aumentare la propria media di spostamenti in bici, migliorare la qualità della vita e anche le condizioni di salute dei cittadini, perseguendo in tal modo gli obiettivi indicati dalla Direttiva Europa 2020 circa la riduzione delle emissioni clima-alteranti, il contenimento del consumo energetico, la promozione di politiche per la salute.

Rendere la mobilità sostenibile per l’ecosistema – ossia godere dei vantaggi della modernità senza compromettere il futuro di chi verrà dopo di noi – è appunto la sfida a cui sono chiamate tutte le maggiori città europee per ridurre gli impatti ambientali, sociali ed economici dell’auto privata. Per questa ragione molti Comuni hanno deciso di fornire incentivi a chi decide di spostarsi con il car sharing, col trasporto pubblico o con altri mezzi alternativi ai veicoli a motore; tra questi c’è il Bike to Work, traduzione: – Andare al lavoro in bicicletta.

 

CONSIDERAZIONI:

In Europa, è normale incentivare le persone che si recano al lavoro in bicicletta concedendo un rimborso correlato ai chilometri percorsi, così facendo si riducono il traffico e l’inquinamento e se ne ricava un vantaggio per la collettività. Non meno importanti sono i benefici per la salute individuale: uno studio svolto negli USA dimostra che l’inattività fisica costa al sevizio sanitario dai 24 ai 37 milioni di dollari, e l’OMS valuta in 110 miliardi di euro, con riferimento ai soli Paesi europei, il risparmio che si potrebbe ottenere per il Servizio sanitario nazionale in virtù di un maggiore utilizzo della bicicletta.

Nel Bilancio di Parte Corrente del Comune di Vicenza è prevista un’entrata annua di 4.970.000 euro da “Sanzioni per infrazioni al codice della strada”. Si propone di destinare una quota di queste Entrate per finanziare un progetto di rimborso chilometrico sull’esempio di altre realtà italiane ed europee. Mutuando almeno in parte il sistema francese si potrebbe iniziare, in via sperimentale, risarcendo coloro che si recano al lavoro in bicicletta con 0,25 €/Km e contemporaneamente, chiedendo di accedere ai bandi europei sulla mobilità sostenibile.

 

DELIBERATO:

Tutto ciò premesso e considerato, questo Consiglio comunale

IMPEGNA

il Sindaco e la Giunta a:

  1. Avviare il progetto “Cambiamo marcia col bike to work” per promuovere iniziative specifiche a favore della mobilità ciclistica e del turismo sostenibile, per ridurre gli impatti ambientali, sociali ed economici dell’auto privata, e per migliorare la qualità della vita e le condizioni di salute dei cittadini.
  2. Destinare, in via sperimentale, una quota ricavata dal Bilancio di Parte Corrente: “Sanzioni per infrazioni al codice della strada” quale rimborso chilometrico per gli occupati che risiedono nel Comune di Vicenza, che decidono di recarsi al lavoro in bicicletta, e che accettano d’installare una specifica applicazione sul loro dispositivo radiomobile per consentire il controllo del tragitto effettuato.
  3. Rimborsare i primi 250 cittadini che aderiranno al progetto “Cambiamo marcia col bike to work”, mediante l’erogazione di 0,25 €/km fino ad un massimo di € 200/anno per ciascun partecipante.
  4. Accedere ai bandi europei per la mobilità sostenibile per finanziare il prosieguo del progetto “Cambiamo marcia col bike to work”.

 

I Consiglieri comunali:

Ciro ASPROSO, Otello DALLA ROSA, Cristina BALBI, Raffaele COLOMBARA,

Alessandro MARCHETTI, Alessandra MAROBIN, Sandro PUPILLO, Giovanni

ROLANDO, Isabella SALA, Giovanni SELMO, Cristiano SPILLER, Ennio TOSETTO.