16ma spedizione per l’arboricoltore bassanese Stefano Farronato che il 26 giugno volerà in Canada, pronto per una nuova sfida!
Torna nello Yukon dopo un anno e mezzo dalle ’22 ore di fredda follia’, quando a febbraio del 2018 aveva affrontato la Yukon Artic Ultra, la più estrema competizione del mondo, a -50 gradi. «Ventidue ore di sopravvivenza pura», come l’ha definita lui stesso. Dei 22 protagonisti partiti, nessuno ha portato a termine la sfida. L’unico altro italiano, il sardo Roberto Zanda, per tre giorni in più di gara, ha perso mani e piedi, a causa delle temperature proibitive.
Questa volta la sua impresa lo vedrà protagonista di un viaggio in solitaria lungo il fiume Yukon.
420 km in circa 9 giorni di canoa canadese e 550 km in 8 giorni di bicicletta: questo il suo nuovo obiettivo. Stefano Farronato ha deciso di scendere il fiume Yukon in canoa partendo da Whitehorse, cittadina canadese situata al Miglio storico 918 dell’Alaska Highway – già attraversata dal nostro avventuriero nel 2016 in bicicletta, mezzo che utilizzerà al ritorno.
Zaino, tenda, sacco a pelo, abbigliamento per canoa e per bici, cibo liofilizzato – anche se conterà di mangiare tanti salmoni come gli orsi – Go-Pro e smartphone: pochi accessori, ma essenziali per portare a termine e documentare l’impresa.
Un viaggio alla scoperta di un mondo tutto nuovo: il fiume. 9 giorni immersi in una natura totalmente selvaggia con la quale dovrà interagire e confrontarsi. Nella prima parte del percorso, Stefano Farronato dovrà convivere con orsi grizzly, alci, animali selvatici e insetti di ogni tipo, in uno dei fiumi più famosi al mondo, celebre per la storica corsa all’oro.
“E’ il mio secondo viaggio sull’acqua – spiega Stefano – ma è la prima volta che mi misuro con il fiume in canoa. Sarà un mondo nuovo da esplorare!”
“Quello che più mi attrae di questo progetto è che percorrerò sia la via della natura sia quella urbana e di fatto ripercorrerò nuovamente il tragitto della Yukon Artic Ultra. Questa volta conto di riuscire a percorrere almeno 70/80 km al giorno: spero che la corrente sia a favore.”
Farronato non è nuovo a simili imprese. Appassionato di montagna, trekking, free climbing, alpinismo, sci, trail running, rafting e parapendio, ha all’attivo ben 15 spedizioni: dal 2000 al 2018, ha infatti attraversato Nepal, Patagonia, Islanda, Ecuador, Mongolia, Groenlandia, Pamir, Isole Svalbard, Alaska e Canada.
“Sarà come ritornare indietro nel tempo, agli Anni della corsa dell’oro – racconta Stefano – Assaporando i racconti di un avventuriero autentico come Walter Bonatti, un grande alpinista ed esploratore bergamasco.”
“Sono entusiasta di questa nuova sfida e non vedo l’ora di poter condividere il fiume con salmoni ed orsi …. insomma adrenalina pura!…. Julé!”
Tutte le immagini che Stefano raccoglierà verranno in seguito condivise in una serata aperta al pubblico, dove racconterà questa sua ultima avventura.