Ieri, giovedì 22 giugno, la Giunta della Regione del Veneto ha approvato la manovra di Assestamento del Bilancio 2023. “Le previsioni delle entrate – ha evidenziato l’assessore al Bilancio Francesco Calzavara – sono state aggiornate tenendo conto dell’andamento degli accertamenti e delle riscossioni rilevanti ai fini della quantificazione delle entrate regionali. Parliamo di circa 31 milioni di euro oltre a manovre compensative di spesa. La Regione del Veneto – ha detto – è una macchina virtuosa che corre per la sua gente, per la salvaguardia e tutela del suo territorio: in questa direzione va l’auspicabile approvazione in Consiglio Regionale, entro il mese di luglio, per mettere a disposizione tutte le risorse disponibili per l’attuazione del programma di Governo”.
La quota più consistente delle maggiori entrate registrate è ascrivibile alla restituzione dell’avanzo di amministrazione e di altre partite relative alla gestione autonoma del Consiglio regionale (11 milioni e 800mila euro).
Anche sul fronte delle entrate tributarie, si è registrato un maggior gettito di 17 milioni 200mila euro a valere sulla manovra fiscale IRAP.
“Per quanto riguarda le previsioni delle spese, – ha dichiarato l’assessore Calzavara – si evidenzia che alcune autorizzazioni di leggi di spesa sono state rimodulate, affinché possano essere recepite le esigenze emerse nel corso dei primi mesi di gestione, per realizzare le scelte fondamentali del programma di mandato della legislatura regionale”.
“Tra le voci più significative – ha detto – segnalo innanzitutto il prioritario impegno e sostegno della Regione del Veneto su questi settori: la scuola, il dissesto idrogeologico, la cultura, il turismo. Per la scuola destiniamo, infatti, 3 milioni euro per i buoni scuola per le scuole paritarie, 4 milioni per le scuole dell’infanzia e per gli asili nido”.
L’attenzione della Regione del Veneto si dimostra alta anche sul tema dell’ambiente, del dissesto idrogeologico e del soccorso civile, “Vengono destinati – ha detto Calzavara – 300mila euro per il soccorso in caso di calamità naturali, 325mila euro per la protezione civile (un sistema eccellente in Veneto che ha dato molto e continua a dare in caso di eventi eccezionali, sia per l’ambiente che per la sicurezza delle persone), 900mila per la difesa del suolo e l’erosione delle spiagge, 1 milione per la gestione dei rifiuti e per le attività di cava, 900mila per oneri contrattuali dell’Arpav e 1 milione per rischio idrogeologico”.
“Abbiamo poi deciso di continuare ad investire su progetti culturali – ha aggiunto – dove il contributo supera il milione e 400mila euro e sul turismo con oltre 1 milione di euro”.
Tra gli altri settori che hanno avuto implementazioni nei loro capitoli va ricordato il tema della pesca con il co-finanziamento Feamp per 3 milioni di euro, il settore della Cybersicurezza e l’innovazione digitale per 3 milioni di euro e sulla mobilità con oltre 7 milioni tra sicurezza stradale e il rinnovo del materiale rotabile.
Attenzionato anche lo sport (600mila euro) finanziando l’impiantisca sportiva in un Veneto, recentemente individuato come “Regione Europea dello Sport per il 2024”, riconoscimento che ci spronerà a investire ulteriori finanziamenti per il prossimo bilancio 2024/2026”.