Spetta alle Istituzioni fare la propria parte, ma attenzione: i pochi o tanti fondi messi a disposizione dal Governo non possono essere un alibi; la nostra Regione deve dimostrare di avere a cuore le famiglie venete e finanziare in modo adeguato un tema che è di propria competenza. Non possiamo tagliare risorse (-400.000,00 euro) dedicate agli interventi a sostegno della famiglia e della natalità.
Questa è un’epoca in cui è inaccettabile ridurre l’azione utile al superamento della crisi sociale ed economica vissuta soprattutto da: famiglie con figli, coppie di giovani, anziani e i nuclei che includono persone con disabilità.
Inoltre, è contradditorio lamentarsi dello spopolamento in atto in Veneto e al contempo non agire adeguatamente a sostengo delle donne. La carenza di servizi continuativi destinati alla prima infanzia costringe molte Venete a rinunciare al lavoro, sottraendo una importante fonte di reddito all’intera famiglia. Per questo ritengo, da parte di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, indispensabile un lavoro di squadra utile ad assicurare un futuro alle nostre famiglie e alle persone in difficoltà.
Non poche sono state le misure messe sul piatto da parte della Regione Veneto negli ultimi anni, ma il rischio è che ci si fermi agli annunci nel momento in cui non riusciamo a garantire adeguatezza e continuità delle risorse a disposizione.”
Conclude Guarda: “E’ compito di noi eletti non rimanere a guardare mentre molte famiglie sono costrette a stringere la cinghia per arrivare a fine mese. Dal nostro lavoro comune sul Bilancio dipendono quegli strumenti che possono essere d’aiuto ai cittadini in era Covid, dal Bonus Asili Nido al Fattore famiglia”.