Bilancio Regione Veneto, Zaia: “tax free, in nostra proposta autonomia anche progetti per il Sud”

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Zaia su assunzione medici laureati
Zaia in consiglio regionale veneto per il bilancio 22-24

“Siamo ancora in piena pandemia: la settimana prossima potremmo rischiare di passare in zona gialla e dobbiamo tutti essere più prudenti e assumere comportamenti virtuosi. L’arma più potente che abbiamo sono i vaccini – ha detto oggi il presidente del Veneto Luca Zaia intervenendo oggi 29 novembre nel consiglio regionale del Veneto per presentare il bilancio 2022/24 – La campagna vaccinale ha quasi raggiunto l’86 percento della popolazione. Ci troviamo quindi davanti ad uno scenario nuovo: a parità di contagi quotidiani, abbiamo un quarto di ricoveri rispetto al passato. Pur tuttavia, anche la vita amministrativa deve continuare e ci apprestiamo ad approvare il bilancio in uno scenario emergenziale, anche se si sono registrati segnali incoraggianti di una ripresa economica. Lo sforzo fatto non è stato indifferente. Il sentiment delle imprese è ora positivo, anche se ci vuole stabilità dei mercati e libertà di movimento, in un mondo ormai globalizzato, soprattutto con riferimento al Veneto, una regione molto legata al mercato internazionale”.

“Nel DEFR, il principale documento programmatico del Veneto, abbiamo puntato forte sulla strategia di sostenibilità, lanciando lo slogan ‘Venezia capitale della sostenibilità’. Crediamo assolutamente nelle fonti rinnovabili e ci stiamo impegnando per contrastare l’inquinamento da Pfas. L’ambiente deve essere salvaguardato, anche se i cambiamenti climatici ci stanno mettendo a dura prova – ha sottolineato il Presidente – Per il Veneto, il PNRR vale oltre 15 miliardi, tra ricadute dirette e indirette. Circa 1 miliardo e 300 milioni di euro sono destinati al territorio. Abbiamo incrementato i fondi per la coesione, superando i 2 miliardi”.

“Stiamo pensando a un modello strategico per un trasporto pubblico urbano a idrogeno. Investiremo per rinnovare tutto il patrimonio rotabile regionale. Stiamo lavorando per arrivare al biglietto unico integrato, mettendo ordine tra i diversi gestori – ha proseguito Zaia – Il bilancio è di oltre 17 miliardi. Anche quest’anno sarà Tax Free, con una contropartita di 1 miliardo e 146 milioni di euro che sono tasse che in Veneto non si applicano: innanzitutto rinunciamo all’applicazione dell’Addizionale Irpef regionale. Importante sarà la partita Milano/Cortina, con 85 milioni di euro stanziati in uno scenario comunque più vasto: abbiamo creduto fino in fondo a questa candidatura che ci permetterà di sviluppare tante iniziative sui territori, ammodernando le piste da sci e investendo sulla viabilità. Sono già stati stanziati 300 milioni di euro per la variante di Cortina, a cui si aggiungono circa 270 milioni per la variante di Longarone. Dobbiamo valorizzare i territori montani per combattere lo spopolamento”.

“Rivendico poi i 300 milioni per l’Ospedale di Padova, dove vogliamo costruire un grande centro di ricerche – ha ricordato Zaia – Il nostro obiettivo è far evolvere un luogo di cura in uno di ricerca all’avanguardia. Mettiamo 75 milioni sul cofinanziamento alla programmazione europea e siamo tra le prime tre regioni che riescono ad utilizzare più fondi. 31 milioni all’anno vengono investiti nelle Scuole Paritarie. 10 milioni di euro andranno agli ESU, più 6,5 milioni per le Borse di studio. Stanziamo 64 milioni di euro in tre anni per la formazione, in stretta collaborazione con le imprese”.

“Abbiamo quindi tutta una serie di interventi extra, prettamente veneti, che gravano sul bilancio – ha concluso il Presidente Luca Zaia – Eppure, la nostra pressione fiscale legata alla discrezionalità politica vale solo l’1 percento, rispetto al monte teorico applicabile. Abbiamo la più bassa pressione fiscale in Italia e le più ridotte spese di funzionamento, ma siamo primi con riferimento ai Livelli Essenziali di Assistenza in sanità. Confermo il massimo impegno per aiutare le persone con disabilità, per sostenere gli Spisal, investendo nella sicurezza sul lavoro. Su questo fronte crediamo nella programmazione e nella collaborazione tra i diversi livelli istituzionali coinvolti. La Pedemontana, con i suoi 94 chilometri, verrà completata entro il 2023, ma già l’anno prossimo ultimeremo i 15 chilometri del tratto Montebelluna/Spresiano e altri 15 verso Montecchio, nel vicentino, con gli innesti stradali che verranno finiti nel 2023. Questa grande infrastruttura verrà quindi realizzata in 8 anni effettivi di cantiere. Alla fine, penseremo anche a ridurre i pedaggi, magari tramite abbonamenti, tutelando i residenti in prossimità dei caselli. Vogliamo valorizzare i siti Unesco, in primis le Ville Venete e Palladiane, le Colline del Prosecco e tante altre nostre eccellenze culturali ed artistiche, anche grazie a un interessante accordo con l’Università Cà Foscari. Abbiamo due dossier in lavorazione: la Pesciara di Bolca (fossili) e il metodo di appassimento dell’Amarone, patrimonio immateriale. E per finire, voglio rassicurare tutti sul tema dell’autonomia: la trattativa sta andando avanti in collaborazione con gli uffici del Ministro Gelmini, il MEF e i colleghi Fontana e Bonaccini, per varare una Legge quadro che potrà dare sostanza alle intese tra le tre Regioni. Posso anticipare quella che sarà la nostra proposta sulla fiscalità: il trasferimento di risorse rispetto alle competenze assegnate va riconosciuto in una percentuale sulla fiscalità calibrata rispetto alla situazione presente. Un eventuale surplus in futuro potrà essere trattenuto e, in parte, potrà finanziare progetti a destinazione obbligatoria a beneficio del Sud”.