Approvata manovra bilancio Veneto 2022-2024. Calzavara: “in attesa del PNRR sostiene con 17 miliardi una regione credibile e performante”

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Zaia su assunzione medici laureati
Zaia in consiglio regionale veneto per il bilancio 22-24

Il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge recante il Bilancio di previsione del Veneto per il triennio 2022–2024 (fonte Regione Veneto). La nuova legge di bilancio, la numero 93 del 2021, si muove sulle coordinate delineate dalla Nota di aggiornamento al Defr che prevedono la prosecuzione di una politica capace di sostenere la ripresa economica e la società nelle fasi di uscita dalla pandemia da Covid-19, rafforzando gli effetti degli investimenti e delle riforme previsti sia dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sia dalla programmazione europea.

“La legge di bilancio si articola in diversi interventi che puntano a rafforzare il tessuto economico e sociale, sostenendo la crescita e la competitività dell’economia veneta, senza introdurre nuove tasse, che graverebbero ulteriormente su questa fase delicata della ripresa che invece richiede certezze e zero rallentamenti burocratici. Oggi dimostriamo, con i numeri e con i fatti, che il modello Veneto è resistente e forte e, a fronte di una pressione fiscale pari all’1% pro capite, riusciamo a garantire misure a favore dei Veneti del valore complessivo di ben oltre 17 miliardi”.

Lo dice l’assessore al Bilancio e alla Programmazione del Veneto, Francesco Calzavara a margine dell’approvazione della manovra di bilancio a Palazzo Ferro Fini.

Francesco Calzavara, assessore regionale del Veneto alla Programmazione, Bilancio, Agenda Digitale e ICT
Francesco Calzavara, assessore regionale del Veneto alla Programmazione, Bilancio, Agenda Digitale e ICT

“Una gestione efficiente ed efficace della spesa pubblica – continua Calzavara – non si traduce in una riduzione di servizi, anzi. Infatti, soprattutto durante la pandemia abbiamo dimostrato senso di responsabilità continuando a sostenere le famiglie e le imprese venete garantendo un impegno forte su più fronti che ci confermano, anche quest’anno, come una delle pubbliche amministrazioni più performanti a fronte di una spesa di funzionamento e gestione del personale più bassa d’Italia”.

“Questo bilancio triennale è stato costruito con una logica, che non è assolutamente quella del copia e incolla ma intende continuare a dare risposte concrete ai Veneti – sottolinea l’assessore regionale -. Abbiamo valutato ogni singolo emendamento presentato dalle forze politiche che siedono in Consiglio regionale e confermo che il confronto è stato sicuramente arricchente. Ma chi governa ha anche la responsabilità di fare scelte. Questa è una manovra per la crescita, che accompagnerà la ripresa e saprà sostenere i Veneti proiettando il Veneto verso l’Europa”.

“Ma oltre ad aver incrementato le risorse per il settore della cultura annullando il ‘taglio prudenziale’ di agosto – specifica ancora l’Assessore -, con alcuni emendamenti integrativi sono stati aggiunti 5,9 mln di euro per ulteriori interventi tra cui un’azione di sostegno alle emittenti televisive e radiofoniche e alle testate online (750 mila), per sostenere interventi di contrasto alle patologie della vite (350 mila), per la coltura della barbabietola (200 mila), per l’adeguamento contrattuale degli addetti forestali (900 mila), oltre a1,6 mln per le politiche sociali destinati a rifinanziare il fondo per eliminare le barriere architettoniche, le famiglie monoparentali e le azioni di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne”.

A conclusione dei lavori è stato presentato il cosiddetto maxiemendamento finale di 1milione e 383mila euro con il quale vengono stanziate risorse integrative per finanziare vari settori, e in particolare quello della cultura, “Che vede aumentare di oltre un milione e cento mila euro quanto finanziato nel 2021, recependo le indicazioni presentate dalla sesta commissione consiliare che auspicava maggiori risorse per il settore. Questo dimostra l’attenzione della Giunta regionale su un tema cruciale e di grande importanza economico e sociale qual è la cultura” conclude Calzavara.

Voci del bilancio di previsione per l’anno 2022 al netto delle risorse vincolate e iscritte con l’emendamento tecnico presentato e approvato che ammonta a circa 160 milioni sull’intero triennio

2022
RISORSE PER LA POLITICA REGIONALE 1.361,80
RISORSE PER IL FONDO SANITARIO REGIONALE 9.754,93
ASSEGNAZIONI STATALI E/O COMUNITARIE 1.261,60
NUOVI INVESTIMENTI FINANZIATI CON DEBITO 15
RESTITUZIONE ANTICIPI DL 35 1.327,80
PARTITE TECNICHE 3.396,15
TOTALE 17.117,28

 

Di seguito le principali risorse per le politiche regionali spalmate nel triennio 2022-2024:

  • la riconferma di 31 milioni annui per il prossimo triennio 2022-2024 a favore delle scuole paritarie del Veneto;
  • lo stanziamento, già in sede di bilancio, di 6,5 milioni di euro per le borse di studio che, congiuntamente ai 2 milioni di euro in più rispetto al 2021 (10 milioni complessivi) volti a rafforzare gli ESU, sono tangibile dimostrazione dell’impegno dell’amministrazione di intervenire già da inizio anno senza ricorrere a manovre di assestamento in corso;
  • i 64 milioni di euro stanziati nel triennio per il sistema della formazione professionale;
  • i 16,5 milioni di euro per ciascun esercizio del triennio 2022-2024 destinati alle opere di prevenzione e la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico;
  • gli oltre 23,8 milioni di euro annui fino al 2023 investiti sul fronte delle infrastrutture viarie e la riconferma di 5 milioni di euro nel 2022 per le opere volte a garantire la sicurezza dei viadotti;
  • i 2,5 milioni nel 2022 e 4,3 nel 2023 per l’adeguamento della rete viaria regionale in particolare quella della provincia di Vicenza;
  • i 3,3 Milioni nel 2022 e 3,4 milioni nel 2023 per l’acquisto di convogli ferroviari per il trasporto regionale;
  • il finanziamento di 10,7 milioni di euro nel 2022 e di ulteriori 9,8 milioni nel 2023 per opere di bonifica ambientale;
  • il milione di euro stanziato anche nel 2022 e destinato alla lotta alla cimice asiatica;
  • il finanziamento per lo svolgimento delle attività dei lavoratori forestali che viene incrementato di 400.000 euro rispetto agli anni precedenti e portato quindi a 21.400.000 euro annui per il triennio 2022-2024;
  • restano garantiti 52,3 milioni nel triennio per gli oneri del trasporto pubblico locale;
  • così come pure il trasferimento di 6 milioni nel triennio a favore delle province per il ristoro dei canoni idrici;
  • Infine sono confermati circa 2 milioni di euro annui nel triennio 2022-2024 a disposizione per le coperture di spesa delle nuove leggi regionali di iniziativa del Consiglio regionale.

FOCUS SULLA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA

Complessivamente il cofinanziamento regionale garantisce la conclusione della programmazione 2014-2020 (54 milioni di euro di cofinanziamento regionale stanziati per il 2022, 20,47 milioni per il 2023 e 10,57 milioni per il 2024) e pone i presupposti per la nuova programmazione 2021-2027. Dai 65 milioni di euro annui degli ultimi 5 anni si passa a 75 milioni annui per il prossimo triennio, per raggiungere la performance massima nell’attuazione dei programmi comunitari che riguarda principalmente 4 fondi comunitari:

  • FSE: Fondo Sociale Europeo;
  • FESR: Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;
  • FEASR: Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale;
  • FEAMP: Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca-FEAMPA: Fondo Europeo per gli Affari Marittimi la Pesca e l’Acquacoltura.

A partire dal 2022 è stato allocato il cofinanziamento per la nuova programmazione 2021-2027 in modo tale da garantire la piena ed efficiente operatività nella gestione delle risorse, sulla base delle reali necessità e dei piani di intervento in via di definizione e così ripartite: 20 milioni di euro nel 2022, oltre 52,8 milioni nel 2023, ed altri 64,8 milioni di euro nel 2024.