Non c’è molto tempo a disposizione, la situazione sta degenerando sotto molti profili.
Da un lato, ci sono investimenti, assolutamente evitabili, nel settore delle armi; dall’altro è in atto una fase di forte depressione economico/sociale senza precedenti.
Meritocrazia Italia chiede al Governo Draghi di giungere ad una soluzione di pace anche attraverso la rinuncia a qualche posizione, altrimenti l’effetto della resistenza sarà ben più ampio di qualsiasi conflitto.
Le famiglie, gli imprenditori ed i lavoratori non possono più attendere e né sarebbero abituati, come le precedenti generazioni, ad un periodo di carestia!
Si chiede alle Forze politiche di uscire dal litigio della squadra di Governo, per contribuire alla soluzione delle problematiche correlate alla Guerra in Ucraina.
Bisogna fare di tutto in diplomazia, per vincere senza utilizzo delle armi.
Ad esempio è una crescita senza sosta quella del prezzo dell’energia: basti pensare che tra gennaio e giugno 2022, il prezzo è salito mediamente del 71%, mentre il prezzo del gas è aumentato del 51%. Valori che riflettono chiaramente la situazione di incertezza sul piano internazionale.
Allargando il confronto su base annua – tra aprile 2021 e aprile 2022 –, gli aumenti della spesa annuale di elettricità e gas in particolare per le imprese sono ancora maggiori raggiungendo una ‘forchetta’ che va da +110% a +200%.
Secondo le stime dei diversi Osservatori, per tutte le categorie, i dati parlano chiaro: nel mese di giugno 2022, rispetto alle rilevazioni dello scorso gennaio, si stima un incremento del costo delle forniture di energia elettrica che oscilla tra il 50% fino ad oltre l’80%. In particolare, i dati del primo trimestre 2022 (31 gennaio/30 aprile) testimoniano che la spesa annua per il 2022 in elettricità ad esempio per un albergo tipo può arrivare fino a circa 137.000 euro, con un incremento del 76%, per un ristorante fino ad oltre 18.000 euro (+57%), mentre per un negozio alimentare passerà da 23.000 euro a 40.000 euro (circa il 70% in più), per un bar il conto annuale aumenta del 54%, mentre per i negozi non alimentari il rincaro può arrivare addirittura all’87%.
Altrettanto significativi i rincari, su base trimestrale, per la spesa annuale del gas. Si stima che, tra gennaio e giugno 2022, la spesa annuale di gas è aumentata, arrivando a toccare, in alcuni casi, incrementi oltre il 40%. Di particolare rilievo l’incremento registrato per gli alberghi (+6.000 euro rispetto alle previsioni di gennaio 2022) e altrettanto importante l’aumento del conto annuale del gas nel settore della ristorazione, passato dai circa 8.000 euro delle previsioni di gennaio ai 10.000 euro stimati di aprile (+2.000 euro di differenza nel giro di pochi mesi). Un +5% si registra invece per i bar, mentre per i negozi – di generi alimentari e non – il “delta” tra le previsioni di inizio anno e aprile è del 31%.
Per le famiglie l’ARERA ha calmierato gli incrementi per il terzo trimestre 2022, ma è un palliativo temporaneo e limitato ad un esiguo numero di beneficiari del regime di tutela. Il mondo industriale rischia una paralisi entro fine anno. E le industrie e le imprese sono fatte di persone, persone che subirebbero come famiglie l’effetto domino.
Il ripristino completo dei flussi del gasdotto Nord Stream 1 dopo la manutenzione non è più lo scenario più probabile.
Nel caso la pace non fosse di rapida attuazione, l’Italia dovrebbe sostenere, come soluzione prima auspicabile, un ‘price cap’, ma con criteri oggettivi e che sia abbinato a sanzioni. In ogni caso, la Commissione Europea dovrebbe adottare un tetto di prezzo, al fine di sottrarre alla Russia una pericolosa arma di ricatto.
Meritocrazia reputa questa soluzione condivisibile soltanto se portata avanti con una incondizionata adesione, da parte di tutti i Paesi dell’Unione, contro ogni tipo di speculazione, privilegiando, in ogni caso, come prima e finale opzione LA PACE, sempre e comunque
Stop war.
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Fonte: Bisogna insistere per la Pace Ucraina/Russia SI al ‘price cap’, ma con l’adesione dell’intera Europa