“Blank Generation. Il Punk di New York all’ombra del Palladio” a Vicenza

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Da sinistra: Compagnin, Soprana, Rucco, Bussi

Le Gallerie di Palazzo Thiene ospiteranno le opere dei due fotografi newyorkesi Roberta Bayley e David Godlis, che saranno protagonisti della mostra “Blank Generation – Il Punk di New York all’ombra del Palladio“, dal 31 marzo al 14 maggio.

Per la prima volta i due fotografi saranno in Italia con una mostra a loro dedicata.

L’evento è stato presentato in sala Stucchi dal sindaco Francesco Rucco, dalla presidente della commissione consiliare Sviluppo economico e attività culturali Caterina Soprana, da Andrea Compagnin, ideatore e curatore, e da Matteo Bussi che si è occupato dell’allestimento.

“L’idea di allestire questa mostra nelle Gallerie di Palazzo Thiene ci ha subito incuriosito, suggerendoci che poteva essere una bella opportunità per Vicenza – hanno dichiarato il sindaco Francesco Rucco e la presidente della commissione consiliare Sviluppo economico e attività culturali Caterina Soprana -. Si tratta di una mostra fotografica di ottimo livello, con fotografie originali di due autori quotati sul mercato internazionale che, grazie all’amicizia che li lega ad Andrea Compagnin, vicentino, grande appassionato di fotografia e fotografo freelance, non solo ci prestano gratuitamente le loro opere, ma hanno accettato di venire a Vicenza personalmente. L’accostamento fra il rigore di un contesto che porta il segno di Andrea Palladio con il “disordine” degli artisti punk rende ancora più particolare la fisionomia di questa mostra, che ci consegna un pezzo di storia artistica importante, trascinandoci dentro la peculiarità di un mood artistico capace di segnare in modo significativo gli anni ’70. Va ricordato che Roberta Baylay e David Godlis hanno vissuto in modo diretto e continuativo la scena punk newyorkese di quegli anni, vivendone gli albori e stringendo relazioni profonde con gli artisti che ritraevano. Un’occasione davvero stimolante per gli appassionati di quel particolare momento e non solo”.

Attraverso 36 fotografie originali dell’epoca sarà possibile rivivere la New York City di metà anni ’70, per ripercorrere le tappe che hanno portato alla nascita di una delle forme stilistiche ed artistiche più longeve tra le sottoculture giovanili: il Punk.

I due fotografi newyorkesi saranno presenti in mostra durante il primo fine settimana di apertura, dal 31 marzo al 2 aprile, per dialogare con il pubblico, illustrare le fotografie esposte e raccontare le esperienze vissute in quegli anni. Per l’occasione saranno organizzati alcuni eventi e momenti di incontro: la mattinata di venerdì 31 marzo sarà dedicata alle scuole superiori che potranno incontrare i fotografi e dialogare con loro in inglese (su prenotazione); sabato 1 aprile è prevista una visita in mostra alle 15.30 e un incontro a Palazzo Chiericati con conversazione in inglese dalle 16.30 alle 18.30 (ingresso libero previa registrazione al link https://tinyurl.com/blankgenvi) moderato da Andrea Rock, conduttore radiofonico di Virgin Radio.

La mostra, organizzata da Andrea Compagnin, ideatore e curatore, con l’allestimento di Matteo Bussi, è patrocinata dal Comune di Vicenza e realizzata grazie al supporto di AGSM-AIM, Toyota Oliviero, StandBy, Essequadro, Blunt Skateshop e Oca Bianca da Ugo.

La mostra sarà aperta dal 31 marzo al 14 maggio, dal giovedì alla domenica, dalle 9 alle 17 (ultimo ingresso 16.30). Ingresso gratuito.

Informazioni

Facebook: https://www.facebook.com/blankgeneration.vicenza

Instagram: blankgenerationvicenza

Email: blankgeneration.palazzothiene@gmail.com

Note biografiche

Roberta Bayley nasce a Pasadena in California e cresce nella Bay Area di San Francisco. Appassionata di musica, tra gli altri riesce a vedere in concerto anche i Beatles, i Rolling Stones, i Kinks, gli Who, i Byrds e Bob Dylan. Frequenta per tre anni la San Francisco State University quindi nel 1971 si trasferisce a Londra dove per un breve periodo lavora per Malcom McLaren e Vivienne Westwood nel loro negozio di Kings Road, Let It Rock. Ritornata a New York nella primavera del 1974, Roberta Bayley trova presto lavoro al CBGBs, il leggendario club punk di New York e inizia a fotografare i musicisti e le band che si avvicendano sul palco del locale. Di lì a poco viene ingaggiata come capo fotografo per la fanzine Punk, divenuta famosa per aver dato il nome al movimento. È tra i principali fotografi ad aver raccontato attraverso le sue immagini la prima scena punk rock, dal 1975 agli anni ’80. Tra i molti artisti che Roberta Bayley ha fotografato troviamo Iggy Pop, i Ramones, Debbie Harry e Blondie, Richard Hell, Elvis Costello, i Sex Pistols, Johnny Thunders e The Heartbreakers, Ian Dury, Brian Eno, Nick Lowe, The Damned, The Clash, The Dead Boys, X-Ray Spex, Squeeze e la reunion dei New York Dolls. Le fotografie di Roberta Bayley sono presenti in innumerevoli libri e riviste sul punk. E’ co-autrice del libro “Patti Smith: An Unauthorized Biography” (Simon & Shuster 1996) e ha pubblicato un suo personale libro su Blondie dal titolo “Blondie Unseen” (Plexus 2006). È inoltre apparsa sullo schermo nel ruolo di prostituta nel film indipendente “Downtown 81” interpretato da Jean Michel Basquiat e ha saputo raccontare la scena della downtown di New York degli anni ’80. Le fotografie di Roberta Bayley sono state esposte a New York, Londra, Los Angeles, Buenos Aires, Sydney, Parigi, Austin, Portland, Amsterdam, Tokyo, Hong Kong, Londra, Città del Messico, Connecticut e Pittsburgh e in moltissimi altri paesi in tutto il mondo. Roberta Bayley vive attualmente a New York City.

David Godlis nasce a Manhattan nel 1951 e si appassiona di fotografia mentre frequenta il secondo anno alla Boston University. Inizia la sua attività come fotografo di Strada, ispirandosi a figure di spicco della metà del ventesimo secolo come Diane Arbus, Garry WInogrand e Weegee e rimane particolarmente influenzato da Paris by Night (1933) del fotografo ungherese naturalizzato francese Brassai. Agli albori della nascente scena Punk sviluppatasi attorno al CBGB, noto locale sulla Bowery di New York riesce a catturare immagini iconiche dell’epoca. Tende a scattare prevalentemente di notte e in bianco e nero, utilizzando esclusivamente la luce naturale. La sua particolare tecnica, che è anche il suo segno distintivo, gli ha permesso di scattare fotografie divenute ormai storiche che vengono regolarmente pubblicate ed esposte in tutto il mondo. Nel suo libro “History Is Made At Night” sono rappresentati molti tra i più famosi gruppi punk del 1970 che hanno caratterizzato la scena newyorkese di metà anni ‘70 mentre le sue fotografie di strada sono state recentemente pubblicate in altri due libri, “GODLIS Streets” (2020) e “GODLIS Miami” (2021) editi da Reel Art Press. Dalla fine degli anni ‘80 fotografa anche per il NY Film Festival. Vive e lavora a New York City.

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Fonte: Comune di Vicenza

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