Blocco acquisto dei crediti, Ance Veneto: “Governo sottovaluta il problema, gravissime conseguenze economiche e sociali”

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Patente a crediti edilizia, CNA preoccupato

Intervento di Anche Veneto con appello al Governo sul tema del blocco acquisto dei crediti che vale 15 miliardi di euro, interessa 25.000 imprese e 130.000 operatori a rischio disoccupazione.

“Mentre la Regione e tutte le Camere di Commercio del nostro Veneto – fa sapere il presidente di Ance Veneto Paolo Ghiotti – stanno cercando una sinergia per acquisire i crediti nei cassetti fiscali delle nostre aziende, il Governo studia l’introduzione di un divieto. Una norma da inserire nel decreto legge sul PNRR, che di fatto bloccherebbe la facoltà degli enti pubblici di acquisire crediti incagliati derivati dai Bonus Edilizi. Ricordo che stiamo parlando di 15 miliardi di euro, su 25.000 imprese e 130.000 operatori a rischio disoccupazione.

Il recente incontro di Ance Veneto con l’assessore regionale al Bilancio Francesco Calzavara aveva dato fiducia e certezze nella volontà di procedere con le acquisizioni dei crediti – afferma Ghiotti -. Ma ora i vertici del Ministero dell’Economia affermano che parte dei crediti acquistabili dagli enti pubblici sarebbero considerati voci di indebitamento e a rischio di possibile incostituzionalità. Un Governo che blocca le opportunità sottovalutando la portata del problema senza aver studiato forme alternative determinerà lo stop dei lavori, con gravissime conseguenze economiche e sociali. Una grave responsabilità politica, vista la consistenza del nostro settore da sempre linfa vitale dell’economia del Nordest”.

Ance Veneto ribadisce che la notizia si inserisce in un contesto di pregressa difficoltà del comparto. “Mi chiedo infine – conclude Ghiotti -: il Governo, dopo i divieti e i NO, troverà e proporrà la soluzione ai problemi che tale misura irrisolta sta creando alle aziende, ai cittadini e all’intera economia nazionale”?