Blocco mezzi diesel in Veneto, il Codacons: “tutti i proprietari possono chiedere il risarcimento del danno”

226

Il Codacons lancia una azione – si legge in una nota – risarcitoria riservata ai cittadini del Veneto danneggiati dal blocco delle auto diesel. Come noto infatti lo scorso 1 ottobre è entrato in vigore in regione il ?Nuovo accordo di programma per l?adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell?aria nel bacino padano?, che prevede una ?limitazione della circolazione dal 1 ottobre al 31 marzo di ogni anno, da applicare entro il 1 ottobre 2018, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 fino alle 18,30 [?] per le autovetture ed i veicoli commerciali di categoria N1, N2 ed N3 ad alimentazione diesel, di categoria inferiore o uguale ad Euro 3?. Fissa inoltre nel 2025 la data entro la quale dovrà avvenire la totale abolizione del diesel nel nostro Paese.

Il Codacons ritiene corretto difendere l?ambiente e la qualità dell?aria a tutela della salute dei cittadini, ma il provvedimento in questione presenta diverse criticità che rischiano di renderlo illegittimo.

A fronte della pesante limitazione alla circolazione, infatti, non risulta siano previsti adeguati contributi per la sostituzione dell?automobile né che siano state fornite indicazioni chiare ai cittadini in merito; non è stato inoltre adeguatamente valutato che le automobili Diesel incidono solo per il 14% sull?inquinamento dell?aria, esistendo altri e ben più importanti i fattori che determinano tale inquinamento, come la combustione di biomasse legnose ? ovvero stufe a pellets o a legna ? che contribuiscono per il 45% alle polveri sottili diffuse nell?aria. Fonti di inquinamento diverse dai motori diesel verso le quali le amministrazioni non hanno assunto alcun provvedimento limitativo.

Il Codacons ha deciso quindi di intervenire e ha pubblicato sul proprio sito www.codacons.it il modulo di diffida attraverso il quale i proprietari di automobili Diesel Euro 3 o inferiori residenti in Veneto possono chiedere la corresponsione dei contributi per la sostituzione della propria automobile, l?immediata revoca dell?accordo, e l?adozione di tutti gli atti idonei a riconoscere un indennizzo economico per il danno subito. Non solo. Gli automobilisti coinvolti potranno fornire la pre-adesione alla class action allo studio dell?associazione volta a tutelare i loro diritti.