Bocciatura centri commerciali ai Pomari, Asproso (Coalizione Civica): “privato presenterà nuovo progetto, Comune riqualifichi area”

127
Asproso e Coalizione Civica
Asproso e Coalizione Civica

Il consigliere comunale di opposizione di Vicenza Ciro Asproso ha presentato un’interrogazione sui centri commerciali ai Pomari dopo la bocciatura del progetto da parte della commissione VIA chiedendo che l’area venga riqualificata perché, con un nuovo progetto, il privato potrebbe farsi avanti di nuovo e ottenere infine la costruzione del nuovo polo commerciale, magari accogliendo le osservazioni della commissione. “La questione non è affatto conclusa, poiché il privato potrà sempre ripresentare un nuovo progetto, magari recependo le osservazioni formulate dalla Commissione in materia di mitigazioni ambientali.
Pare evidente, almeno a chi scrive, che il Comune non può più limitarsi al comodo ruolo di spettatore poco coinvolto, mentre avrebbe il dovere di esercitare un giusto protagonismo pianificatorio nella prospettiva di concludere positivamente questa annosa vicenda” afferma Asproso”.

“Nel parere VIA si legge quanto segue: “Risulta, inoltre, da verificare se, come emerso anche in sede presentazione al pubblico, vi sia o meno la decadenza dello strumento urbanistico P.I.U.R.E.A., ovvero se anche con la decadenza del PU le aree non edificate conservano i loro diritti edificatori e le relative volumetrie e destinazioni d’uso, e se sia stato recepito il piano approvato all’interno del PAT”. Il Comune deve chiarire una volta per tutte quale sia la situazione dal punto di vista urbanistico e, qualora sia accertata la decadenza dello strumento urbanistico, ha il dovere nei confronti dei residenti e della città di riclassificare l’area in funzione del prevalente interesse pubblico e in funzione del ripristino di un corretto corridoio ecologico tra la città e il bosco della Carpaneda.

“Tutto ciò considerato – prosegue Asproso – si chiede di: conoscere lo stato del PIRUEA Pomari dal punto di vista della scadenza dei termini. Valutare la possibilità di riclassificare l’area mantenendola a verde pubblico”.