Boddi (PdF Padova): “Tra crocifissi e tortellini… discorsi da polli!”

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Il crocifisso a scuola
Il crocifisso a scuola

Il PdF di Padova, al rientro dall’Assemblea Nazionale svoltasi a Pomezia nei giorni scorsi, rilancia il Reddito di Maternità come risposta alla crisi di denatalità e perché nascano bambini, figli della grande civiltà grecogiudaica e cristiana che nel segno del crocifisso ha il suo emblema.

«Il Popolo della Famiglia, partito laico ma ispirato ai principi della Dottrina sociale della Chiesa, a proposito dalla recente esternazione del ministro del MIUR, il grillino Fioramonti, circa la rimozione del crocifisso dalle aule scolastiche, ribadisce la priorità di altri temi che nella scuola dovrebbero trovare spazio» lo afferma con convinzione il Consiglio del Circolo PdF di Padova.

«Oltre al crocifisso, nelle aule vogliamo bambini» prosegue Maria Verita Boddi, membro del Coordinamento regionale del Popolo della Famiglia-Veneto «la crescente denatalità sta svuotando le nostre aule riducendo drammaticamente la presenza di futuri italiani, battezzati o meno, ma educati ai principi della civiltà europea che nel cristianesimo, e dunque nel Crocifisso, trova le proprie radici. Auspichiamo che in questa direzione si muovano anche la Regione e le amministrazioni comunali con delle scelte ad hoc».

Per questo il PdF prende posizione ribadendo l’importanza del richiamo all’identità di una cultura che, ispirata dalla sofferenza di Gesù Cristo, si pone al servizio della sofferenza degli ultimi e dei dimenticati. È di questi giorni la depenalizzazione del suicidio assistito. Duemila anni di cristianesimo hanno educato il popolo italiano a farsi carico della sofferenza dei propri malati, da curare e non da eliminare, dei soli, degli abbandonati, dei tanti “crocifissi” che chi governa dovrebbe tutelare, e non rimuovere.

Vale inoltre la pena di ricordare che la controversia sul crocifisso nelle scuole e negli uffici pubblici, mai sopita tra cattolici e laici, fu sollevata quasi un ventennio fa da Adel Smith, presidente dell’Unione musulmani d’Italia e dal giudice Luigi Tosti, promotori di una battaglia anti-crocifisso, una “crociata al contrario”. La Corte europea dei diritti dell’uomo, con una sentenza definitiva, nel 2011 sancì che il crocifisso poteva restare affisso nelle aule delle scuole pubbliche italiane. «Alimentiamo la cultura della vita, mettendo le donne in condizione di poter scegliere dì diventare mamme attraverso l’istituzione dcl reddito dì maternità, e non parliamo da “polli” di tortellini e crocifissi» ha concluso Maria Verita Boddi presidente del Circolo PdF Padova.

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