Bollicine rosé di Ferragosto. “Wine Specialists Journal”: Franciacorta rosé e Castel del Monte dalla Puglia

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Bollicine Franciacorta rosé e Castel del Monte a Ferragosto, credits tannina
Bollicine Franciacorta rosé e Castel del Monte a Ferragosto, credits tannina

Con il caldo di Ferragosto che imperversa sulla nostra penisola, siamo tutti alla ricerca di refrigerio e capita sempre più spesso di andare alla ricerca di piatti freddi e bevande ghiacciate per provare una sensazione di sollievo. È bene, tuttavia, per un bere responsabile, che si evitino bevande troppo alcoliche con il caldo torrido, ma per i pasti e gli apertivi, con moderazione e grande senso di responsabilità, potrebbe essere una buona idea avvicinarsi ai vini rosati, ultimamente molto apprezzati in Italia e all’estero. Noi della Wine Specialists Council abbiamo degustato per voi due interessanti vini, un Franciacorta rosé dalla Lombardia e un Cryfus rosé del Castel del Monte.

La Capinera, Franciacorta rosé DOCG brut, 12,50% vol.

La Capinera, Franciacorta rosé DOCG brut
La Capinera, Franciacorta rosé DOCG brut

Questo Franciacorta rosé DOCG dei Vigneti Cenci proviene dai terreni colluviali di Cologne (BS), cioè terreni formatisi con i detriti accumulatisi ai piedi di un pendio, in questo caso il Monte Orfano, per l’azione erosiva degli agenti fisici. Il vino viene preparato attraverso una parziale macerazione di sole uve Pinot nero, con un successivo affinamento in bottiglia per 36 mesi. Se ne ricava uno spumante dal colore rosato cipria, con bollicina elegante, continua, al naso regala sentori fruttati di agrumi (pompelmo rosa e kiwi), ribes, ciliegie, marasca e more, ma anche floreali con una leggera viola appassita e, infine, una mineralità di gesso che non disturba affatto. In bocca, con il suo residuo zuccherino di meno di 4 gr/l appare come uno spumante elegante, con una bollicina carezzevole. La Capinera, questo Franciacorta rosé dei Vigneti Cenci, si presenta come un vino verticale, ma senza esagerare, la freschezza e la sapidità ritornano dopo il retrobocca coerente (agrumato e di frutto rosso), portando golosamente al nuovo sorso. Per quanto riguarda gli abbinamenti, consigliamo di accostare La Capinera Franciacorta rosé a piatti speciali, come sashimi, oppure a versatili noodles a base di pollo.

Cryfus Castel del Monte DOC, Rosé Millesimato, 11,5 % vol.

Cryfus Castel del Monte DOC, Rosé Millesimato
Cryfus Castel del Monte DOC, Rosé Millesimato

Per una bevuta meno impegnativa e meno dispendiosa, ma altrettanto godibile, abbiamo pensato ad un Cryfus rosé della Cantina Crifo di Ruvo di Puglia, una cantina cooperativa che negli ultimi anni si è rivelata in grado di imporsi sul mercato con prodotti di estrema qualità. Quello che proponiamo è un rosé spumantizzato con metodo Charmat, quindi non un metodo classico, come nel caso del Franciacorta, prodotto da Bombino nero del Castel del Monte che riporta in etichetta l’acronimo V.S.Q.D.O.P. (Vino Spumante di Qualità Denominazione di Origine Protetta) in conformità ad una normativa europea del 1987, superata dal DL 61 del 2010. Le uve del Bombino nero, una volta raccolte ai primi di settembre, rimangono a contatto con le bucce per 4/6 ore al fine di consentire l’estrazione del colore, solo successivamente vengono sottoposte a pressatura. Il mosto ottenuto viene portato ad una temperatura di zero gradi centigradi, per poi passare in autoclave per essere sottoposto ad una sola fermentazione. Se ne ricava un godibilissimo vino spumante rosato, carico nel colore, con una bollicina persistente e fine che al naso sprigiona sentori di lampone, fragola di bosco, more e melograno, ma anche di rosa e fiori di pesco. Al sorso si avverte il suo residuo zuccherino, tipico di un extra dry, ma la bollicina e l’acidità regolano e mettono in equilibrio il vino in bocca in modo da rendere assolutamente piacevole la bevuta. Per l’abbinamento non disdegniamo, anche in questo caso, come per il Franciacorta rosé, piatti ricercati, come il sashimi, ma, essendo in Puglia, polpi e seppie crude in tavola non devono mancare mai a Ferragosto, per cui consigliamo vivamente un accostamento locale, magari anche accompagnato da mozzarella fresca e formaggi semistagionati.