Jair Bolsonaro sotto attacco anche dal Veneto, dopo l’assalto compiuto dai sostenitori dell’ex presidente brasiliano ai palazzi del potere di Brasilia (leggi qui).
Sui recenti tumulti registrati in Brasile interviene anche la consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda: “Chi a suo tempo ha sostenuto pubblicamente e con afflato campanilistico la presidenza di Bolsonaro – dice – non può oggi tacere e deve apertamente condannare quanto in queste ore sta accadendo in Brasile: le violenze e gli assalti alle istituzioni pubbliche democraticamente elette sono il frutto marcio della retorica da capobanda dell’ex presidente Bolsonaro, che non ha mai ammesso la sconfitta alle recenti elezioni presidenziali che hanno certificato la vittoria di Lula.
Si può anche essere orgogliosi di questa violenza? Certamente no – aggiunge la consigliera regionale -: per questo ritengo che la maggioranza in Consiglio regionale debba esprimere la propria forte contrarierà alle richieste di asilo in Veneto a quanto pare formulate dell’ex presidente per sé e per la propria famiglia”.
Anche secondo la consigliera di Europa Verde la cittadinanza onoraria andrebbe ritirata: “Già al cospetto di fatti per cui Bolsonaro è stato accusato di crimini contro l’umanità sarebbe dovuta intervenire una forte presa di posizione da parte di chi, ancora oggi, siede tra i banchi di questa maggioranza, e invece, ora come allora, tocca prendere atto del silenzio assoluto.
È arrivato il momento di esprimere – conclude Cristina Guarda – tutto la distanza politica possibile da Bolsonaro, che non è orgoglio veneto, ma piuttosto vergogna per la democrazia e persona non gradita in Veneto, nonostante la cittadinanza onoraria concessa dal comune di Anguillara Veneta”.