La Senatrice vicentina di IV-Azione Daniela Sbrollini interviene nel dibattito che riguarda l’ex presidente del Brasile, Bolsonaro.
E arriva a due giorni di distanza dai gravi fatti che hanno riguardato i palazzi del potere a Brasilia, duramente condannati dallo scenario politico del Veneto (leggi qui).
“Quanto successo in Brasile mette in pessima luce chi non riconosce l’esito di consultazioni democratiche. L’uso della forza contro le istituzioni democratiche deve essere condannata senza incertezze, senza ambiguità e senza silenzi.
La visita di Bolsonaro in Italia due anni fa è stata marcata da colorazioni ideologiche. Non per l’accoglienza Istituzionale. E nemmeno per quel momento in cui l’allora presidente Brasiliano è andato alla ricerca delle sue origini.
Ma quello che è successo dopo, l’enfasi della sindaca di Anguillara, con quel corredo di bandiere di San Marco sventolate e donate sapeva tanto di una esibizione ideologica.
Alla vista di quanto è successo in questi giorni a Brasilia, si conferma l’inopportunità di abbracciare Bolsonaro come un eroe dei due mondi. In prima battuta bisogna che lui chiarisca, in modo adeguato e senza mezze parole, il suo pensiero sui fatti violenti ed antidemocratici che sono avvenuti.
Quanto poi a fare fughe in avanti riguardo a ipotetiche cittadinanze da offrire, credo sia opportuno fare tutte le valutazioni di opportunità. Non è per nulla scontato che Bolsonaro sia un figliol prodigo che torna. L’origine dei suoi avi non può essere un salvacondotto per chi non riconosce i principi democratici”, conclude la senatrice vicentina.