Bombe Tav: Montebello chiede cambio protocolli bonifica dopo l’ennesimo ritrovamento

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Bombe Tav Montebello

“La situazione inizia ad essere per noi insostenibile”. Con queste parole, il sindaco di Montebello Vicentino, Dino Magnabosco, ha commentato l’ennesimo ritrovamento di una bomba, un residuato bellico, nell’area di cantiere della nuova linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità. La comunicazione ufficiale è giunta recentemente al Comune, segnalando il quinto ordigno emerso in meno di tre anni, e il quarto negli ultimi quattro mesi.

Il primo cittadino ha espresso con forza la necessità di una revisione radicale dei protocolli e delle modalità di bonifica bellica attualmente in atto. “Sono orientato a scrivere al Ministero della Difesa affinché siano riviste le procedure di bonifica bellica. Come sindaci, lo abbiamo sottolineato anche al Prefetto di Vicenza, in occasione di una recente riunione. Non sono un tecnico, ma ritengo che l’analisi puntuale del territorio debba essere sostituita da un’analisi a largo raggio, in modo che possano essere intercettate più bombe in un solo colpo e non, come avviene adesso, a singhiozzo, con tutte gli effetti negativi che ne derivano”.

La richiesta del sindaco Magnabosco è motivata principalmente dai crescenti disagi che la sequenza continua di ritrovamenti sta causando alla comunità. “Per un paese piccolo come il nostro, tutte queste emergenze significano un danno significativo, perché il nostro ufficio tecnico è continuamente costretto a interrompere il lavoro ordinario. Questo significa rallentamenti e ritardi delle opere pubbliche che abbiamo promesso ai nostri concittadini nel programma elettorale. Senza contare i riflessi economici dovuti alle ore di straordinari che dobbiamo giustamente pagare ai dipendenti in occasione dei bomba day”.

Il nuovo ordigno, risalente come i precedenti alla Seconda Guerra Mondiale, è emerso nella stessa zona, sulla destra orografica del fiume Guà, dove si era svolto il disinnesco del “bomba day” del 9 marzo scorso. Il Comune è ora in attesa della convocazione da parte della Prefettura di Vicenza per la riunione tecnico-operativa che dovrà stabilire la data del prossimo intervento di disinnesco.

Il sindaco ha inoltre espresso preoccupazione per i disagi che dovranno affrontare i cittadini residenti nelle zone interessate e chi si sposta lungo l’autostrada A4 e la linea ferroviaria, prevedendo la probabile interruzione della circolazione durante le operazioni, con conseguenti ripercussioni sulla viabilità ordinaria del paese. “Penso soprattutto ai cittadini che risiedono in quelle zone e che stanno vivendo una situazione di stress continuo per il fatto di dover abbandonare per qualche ora per l’ennesima volta le loro abitazioni. E penso ai disagi che, anche in occasione del prossimo bomba day, dovrà vivere chi si sposta in A4 o in ferrovia, visto che, presumibilmente, per le operazioni di disinnesco dovrà essere interrotta anche la prossima volta la circolazione, con le conseguenti ricadute negative sulla viabilità ordinaria che attraversa il nostro paese”.

Si ricorda che la testata ViPiù si è ampiamente occupata della questione dei ritrovamenti di bombe inesplose nei cantieri della Tav nel Vicentino, attraverso una sua inchiesta e una serie di articoli che hanno fornito ai lettori un quadro completo della situazione sia online che sul cartaceo VicenzaPiù VIva.

Per approfondire questo tema ti proponiamo alcuni contenuti dell’inchiesta lanciata da queste pagine sul tema delle bombe inesplose nei cantieri Tav di Vicenza e Provincia.

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