Bonifica ex Corte Pellizzari, Colombara (Quartieri al centro): “Rucco metta a disposizione i documenti”

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Il consigliere comunale di opposizione di Vicenza Raffaele Colombara (Quartieri al Centro) ha presentato un’interrogazione al sindaco Francesco Rucco sulla situazione dell’ex Corte Pelizzari a San Felice, dove il progetto del nuovo Lidl è stato fermato per un caso di inquinamento sospetto. “Tutto tace, nulla si muove nell’area ex Pellizzari, dove è prevista la realizzazione dell’ennesimo supermercato, corredato naturalmente di ennesima rotatoria.
Da mesi, da prima dell’inizio dell’emergenza COVID, tutto è fermo nell’ex area industriale; di tanto in tanto in quest’ultimo periodo si sono visti mezzi di società di smaltimento rifiuti” scrive Colombara.

“Il momento economico è difficile. In altre aree della provincia abbiamo assistito alla rinuncia da parte di alcune grandi catene alla realizzazione di superfici commerciali già progettate e autorizzate, anche in considerazione dell’impatto economico finanziario dell’emergenza Covid. Per tornare alla superficie commerciale prevista all’incrocio tra corso San Felice e via Legione Antonini si sono diffuse voci che anche per il supermercato che dovrebbe sorgere in quest’area e autorizzato dalla Giunta Rucco si siano manifestate difficoltà economiche e finanziarie legate alla emergenza Covid, dovute soprattutto all’incremento dei costi legati alla cosiddetta “bonifica”dell’area ex industriale, attività che sarebbe più preciso definire come “smaltimento rifiuti”, visto che, nonostante un precedente Parere dell’Amministrazione stessa in merito, l’attuale Giunta non ha poi ritenuto di dover prescrivere una indagine del sottosuolo e una conseguente reale bonifica”.

“Si paventa, invece, a causa dell’aumento dei costi di smaltimento, un accordo tra l’Amministrazione comunale e la società che deve realizzare il supermercato, scaturito da una serie di incontri tra Amministrazione Rucco e costruttore, per una modifica degli accordi e una variazione del progetto per quanto riguarda la profondità di scavo degli inquinanti, con una sua riduzione, per consentire una diminuzione dei costi dell’intervento – prosegue Colombara -. Se ciò corrispondesse al vero ci troveremmo di fronte all’evidenza di una Amministrazione Rucco che non tutela i cittadini, la loro salute, e in definitiva nemmeno se stessa.
Riteniamo, viceversa, che l’Amministrazione debba rimanere ferma per una “bonifica” completa. Chiediamo quali siano i termini di questo accordo e che siano immediatamente messi a disposizione i documenti”.

“Si chiede cortesemente di rispondere alle questioni sopra esposte in aula e per iscritto. Vigileremo perché non ci siano compromessi, perché se c’è almeno un aspetto positivo della vicenda, e cioè la “bonifica”, questa venga fatta fino in fondo” conclude Colombara.