Bonifica ex Zambon in via dei Cappuccini, Asproso (Coalizione Civica) e Stella (Europa Verde): “cittadini preoccupati per il futuro della zona”

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Ex area Zambon in via dei Cappuccini a Vicenza
Ex area Zambon in via dei Cappuccini a Vicenza

“I residenti chiedono chiarezza poiché è in ballo il futuro dell’intero quartiere”. Il consigliere comunale di Coalizione Civica di Vicenza Ciro Asproso e il co-portavoce provinciale di Europa Verde Mattia Stella intervengono sui lavori di bonifica dell’ex stabilimento Zambon di via dei Cappuccini: “Bene che ci si stia avviando alla conclusione dei lavori di bonifica dell’area, ma i residenti del quartiere sono molto preoccupati a causa di voci insistenti sul futuro dell’ex stabilimento. Gli abitanti di questa zona – afferma Stella in un comunicato – già provati da anni di lavori nel cantiere, temono che il progetto di bonifica e riqualificazione della vecchia fabbrica subisca una modifica sostanziale, con la possibilità che non tutta l’area venga bonificata come era stato previsto nell’accordo stipulato tra la precedente Amministrazione e la casa farmaceutica. Ad insospettire i residenti sarebbero i lavori di livellamento del terreno nella zona sud dello stabilimento, dove inizialmente era previsto una considerevole area verde. Questo, per alcuni, può significare che la costruzione della porzione residenziale non avvenga più nella zona nord, ma a ridosso dei palazzi di via dei Cappuccini, con notevole impatto visivo per le abitazioni e le attività commerciali adiacenti.”

Aggiunge Asproso: “Secondo l’accordo che è stato approvato nel luglio 2013 dal Consiglio comunale, la Zambon dovrebbe realizzare, dopo il completamento della bonifica, un’area verde pubblica da 16 mila metri quadrati, parcheggi per altri 3.100 metri quadrati e una zona residenziale di 7 mila metri quadrati, con una potenzialità edificatoria di 30 mila metri cubi. Qualsiasi modifica all’assetto urbanistico richiede l’approvazione da parte del Consiglio comunale, ma questa, purtroppo, non è una condizione sufficiente a renderci tranquilli. Tanto più che lo scorso febbraio gli assessori Ierardi e Siotto, attraverso gli organi di stampa, hanno annunciato l’esistenza di una interlocuzione in corso tra questa Amministrazione e l’azienda proprietaria”.

Riprende Stella: “Ricordiamo che quest’area di 32 mila metri quadri è oggetto di una bonifica da 26 milioni di euro, iniziata nel 2017, sostenuta dall’impresa farmaceutica che alla fine degli anni Settanta ha dismesso completamente questo sito produttivo. Nel terreno era stata riscontrata la presenza di inquinanti – soprattutto monoclorobenzene, toluene e cloroformio – che, alla luce di un accordo con la amministrazione precedente, l’azienda farmaceutica si è impegnata di bonificare. Ecco perché sta suscitando allarme la notizia di modifiche all’accordo iniziale, soprattutto nell’ipotesi che queste modifiche vadano a ridimensionare la percentuale di terreno sottoposto a bonifica.” Conclude Ciro Asproso: “Per questo ho presentato un’Interrogazione in Consiglio comunale per chiedere alla Giunta dei ragguagli sullo stato di avanzamento delle operazioni di bonifica; se è prevista una variante urbanistica per quello che concerne il proseguimento delle operazioni di riqualificazione dell’area; e inoltre, di coinvolgere la Commissione Territorio in un’attenta ricognizione di tutti i Piani Particolareggiati inseriti nel PI decaduto. “