Com’è noto il Decreto Cura Italia prevede, all’articolo 65 – scrive in una nota Vincenzo Forte
Fratelli d’Italia Vicenza e Membro dell’Assemblea Nazionale – un’agevolazione in favore dei lavoratori autonomi (negozianti, commercianti, artigiani ecc.) costretti a chiudere le attività per rispettare le misure restrittive volte a limitare il contagio da Covid-19.
Non si tratta di una sospensione dei pagamenti dell’affitto bensì di un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione versato o da versare, agevolazione della quale potrà beneficiare chi non sia stato costretto a interrompere l’attività commerciale.
Ci sono però delle attività commerciali che, seppur non rientranti nelle categorie obbligate alla chiusura, rimanendo aperte e continuando a pagare i dipendenti senza chiedere la cassa integrazione, hanno visto diminuire in maniera drastica e preoccupante il loro fatturato, con il rischio di avere perdite più gravi rispetto alla chiusura. Questo è successo in particolar modo nelle zone non densamente abitate e votate alla ricezione turistica. Diverse segnalazioni e allarmi che sottolineano la difficile situazione arrivano dalle nostre aree montane e in particolar modo dall’Altopiano dei Sette Comuni che sta particolarmente soffrendo per l’assenza di turisti in questo periodo.
Questi esercizi commerciali, come ad esempio i piccoli negozi alimentari, continuano a garantire un servizio indispensabile e di pubblica utilità alla popolazione residente nonostante il volume di affari ridotto in molti casi non consenta loro di riuscire a coprire nemmeno le spese dell’affitto.
L’appello che rivolgiamo al Governo, che finora si è dimostrato sordo di fronte alle richieste di un tessuto economico e produttivo ormai in ginocchio, è di estendere le misure di agevolazione anche a chi effettivamente, pur continuando a tenere aperta la propria attività garantendo un servizio e mantenendo i dipendenti, non riesce ad andare nemmeno in pari.
L’articolo Bonus affitti Coronavirus, Forte (FdI): “sia esteso anche alle attività commerciali aperte in zone disagiate” proviene da Parlaveneto.