Chi non potendo installare un condizionatore fisso è costretto a ripiegare su uno di tipo portatile può comunque accedere alle agevolazioni fiscali (bonus), a patto che siano rispettate alcune condizioni.
Spesso si ripiega su un economicissimo ventilatore pur sognando di possedere un bel condizionatore d’aria. Purtroppo si tratta di dispositivi che hanno un costo non sempre sostenibile, indipendentemente che si tratti di condizionatori portatili o fissi. Dunque una fascia della popolazione rischia di restare esclusa da quello che è ormai diventato un bene fondamentale per superare l’estate con la colonnina del mercurio che tende a salire sempre più in alto ogni anno che passa, senza dimenticare i livelli di umidità altissimi che caratterizzano l’Italia durante il periodo più caldo dell’anno.
Ma siamo proprio certi che la spesa per l’acquisto di un condizionatore non possa essere sostenuta? Ora non stiamo qui a farvi i conti in tasca, tuttavia in tanti ignorano la possibilità di accedere all’Ecobonus che è stato confermato anche per l’anno 2020.
Che cos’’è l’Ecobonus
Esattamente che cos’è l’Ecobonus? Parlando in termini generali, dunque non soltanto in riferimento ai condizionatori d’aria, si tratta di una agevolazione fiscale per il sostegno delle spese mirate alla riqualificazione energetica di case, condomini, uffici, attività commerciali nonché capannoni. In sostanza è una detrazione fiscale dall’Irpef nel caso in cui la spesa sia sostenuta da un contribuente privato oppure dalla Ires se la spesa è a carico di una società o impresa.
Con o senza ristrutturazione?
Molte persone non fanno richiesta di accesso all’Ecobonus per l’acquisto di un condizionatore perchè convinte che questo sia destinato solo a chi esegue lavori di ristrutturazione. L’equivoco nasce dalla confusione con il Bonus Mobili, un’agevolazione pensata appunto a chi a seguito della ristrutturazione domestica acquista mobili e grandi elettrodomestici.
In realtà si ha diritto all’Ecobonus anche per l’acquisto di un condizionatore indipendentemente che si ristrutturi casa o meno. Chiaramente ci sono alcuni parametri da rispettare, si deve procedere alla sostituzione di un vecchio impianto di condizionamento e bisogna installare impianti con pompa di calore ad alta efficienza energetica. Per essere più chiari, se comprate un climatizzatore solo freddo, non avete diritto alla detrazione fiscale che, a proposito, arriva fino al 65% del costo più il 10% di IVA.
Condizionatori portatili
Chi sta leggendo questo articolo lo sta facendo soprattutto perché interessato all’acquisto di un condizionatore portatile perché per una serie di vincoli non gli è consentito installarne uno fisso. Ad esempio, essendo inquilino, non può provvedere all’installazione di un modello fisso senza il benestare del proprietario, senza dimenticare che il giorno che lascerà l’appartamento dovrà provvedere alla riparazione della parete che necessariamente deve essere forata, oppure rinunciare a portare con sé il climatizzatore per la gioia del padrone di casa.
Anche chi è proprietario potrebbe essere impossibilitato a installare un condizionatore fisso a causa di vincoli urbanistici perché magari vive in un centro storico e dunque non è possibile alterare la facciata dello stabile.
Insomma, ci può essere più di un motivo che lascia come unica possibilità ripiegare su un condizionatore portatile. In questo caso si ha diritto all’Ecobonus? Facendo riferimento a quanto contenuto nel “pacchetto casa” la risposta è affermativa. Anche in questo caso, però, ci sono delle condizioni da rispettare. Il condizionatore portatile deve essere capace anche di riscaldare e deve avere una classe di efficienza energetica pari o superiore ad A+, per intenderci quella equivalente a una caldaia a condensazione.
Fate attenzione perché i condizionatori portatili quando raffreddano hanno una classe energetica mentre è diversa quando riscaldano di conseguenza bisogna necessariamente dimostrare che il condizionatore apporti un miglioramento energetico alla casa.
Ottenimento del bonus
Per ottenere il bonus relativo all’acquisto di un condizionatore portatile, fatto salvo il rispetto delle caratteristiche tecniche sopra elencate, bisogna rispettare una precisa modalità di pagamento che prevede l’emissione di un bonifico parlante, ossia, codice fiscale del beneficiario e partita IVA del rivenditore.
La contabile del pagamento va conservata in caso di controlli. È necessario, inoltre, fare comunicazione telematica ad ENEA. La comunicazione può essere fatta tramite il sito dell’agenzia entro 90 giorni dall’acquisto del condizionatore portatile. Ci preme sottolineare che nel caso in cui l’acquisto del climatizzatore rientri nella fattispecie di una ristrutturazione il termine dei 90 giorni fa riferimento a partire dalla fine dei lavori o di collaudo dell’impianto.