Secondo quanto ha riportato Il Gazzettino ci sarebbero anche alcuni consiglieri regionali veneti della Lega, oltre ai tre deputati già trapelati, tra i politici che hanno richiesto il bonus covid da 600 euro in aggiunta agli 8mila euro netti al mese che prendono di stipendio dalla Regione Veneto.
Pare che le chat interne leghiste domenica ribollissero di messaggi, in vista anche delle candidature alle elezioni regionali con pressioni arrivate da più parti sull’ex ministro e attuale segretario della Liga Veneta Lorenzo Fontana. Il presidente della Regione Luca Zaia durante la conferenza stampa dalla sede della Protezione civile di Marghera, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse, ha dichiarato:
“Non sono coinvolto da questa roba. Ma faccio un appello a tutte le forze politiche, lo dico veramente col cuore in mano: se cominciamo a trincerarci dietro la privacy, non ne veniamo più fuori. Resta questo sospetto strisciante tra tutta la comunità. Mi metto nei panni dei cittadini, che quando hanno un amministratore davanti non sanno se è uno del bonus oppure no”.
“L’appello che faccio io – continua Zaia – partendo dal Consiglio regionale, è che tutti chiariscano la loro posizione. Ci mettiamo poco a fare una sorta di ‘Me too’ per dire che ‘anch’io non l’ho fatto’. Il sentiment è pesante. I cittadini dicono: ‘Fuori i nomi’. Penso che debbano essere ascoltati. È fondamentale, viene meno sennò la credibilità di tutta la classe dirigente. Non esprimo giudizi, ognuno avrà le sue motivazioni. Mi fermo prima: o sì o no”.
“Io – conclude il governatore – ho già chiesto ai consiglieri di darmi ragguaglio e stiamo tentando, spero nella giornata, di chiudere anche questo censimento. Stiamo parlando di un bonus incassato da persone che comunque hanno un trattamento economico messo in discussione, al di là della cospicuità. Assolutamente poi si affronterà questo tema. Per quanto riguarda il mio partito, il segretario del mio partito è stato chiaro: quando parla di sospensione, vuol dire che sospensione apre uno scenario peggiore”.
Intanto il capogruppo della Lega alla Camera dei deputati Riccardo Molinari, interpellato al telefono dall’Ansa ha dichiarato: “Noi abbiamo chiesto ieri a tutti i parlamentari di dire se abbiano percepito il bonus o, se non lo sanno, di verificare col loro commercialista se non sia stata fatta la domanda. Finora non ho riscontri di deputati leghisti che abbiano preso il bonus“.
La “caccia” ai furbetti continua
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