Borgo Berga, rigettato dal tribunale risarcimento milionario chiesto da Sviluppo Cotorossi. Cappelletti (M5S): “abuso delle liti temerarie”

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Borgo Berga occupato (foto di archivio)
Borgo Berga occupato (foto di archivio)

Il Tribunale di Vicenza ha rigettato la richiesta di indennizzo da tre milioni di euro avanzata da Sviluppo Cotorossi spa nei confronti delle associazioni e dei comitati che da anni si battono per chiedere verità sulle opacità che hanno connotato la realizzazione del complesso di Borgo Berga nella città del Palladio. Il tribunale ha anche condannato Sviluppo Cotorossi a corrispondere tutte le spese legali.

“Siamo ben lieti – dichiara Enrico Cappelletti, candidato Presidente M5S alla Regione Veneto – che questa sentenza chiuda la questione. Il M5S ha da sempre sostenuto le attività di queste associazioni e comitati a Borgo Berga, e si batte da anni perché possano emergere tutte le responsabilità, a partire da quelle di ordine politico che soggiacciono alla realizzazione di un’opera già soggetta ai pesanti rilievi dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, della Corte dei Conti, degli ispettori dell’Icomos e della stessa magistratura in sede penale”.

“Responsabilità politiche a parte – continua – il sistema di chiedere risarcimenti milionari con motivazioni evidentemente campate in aria, al solo scopo di intimorire chi ha l’ardire di criticare potentati economici, grida vendetta in cielo ed in terra. L’abuso delle liti temerarie e delle richieste eccessive è uno dei fenomeni che più toccano la libertà di stampa, la qualità dell’informazione e della democrazia”.

“Fortunatamente – annuncia Cappelletti – è in dirittura d’arrivo in Parlamento un disegno di legge molto atteso, a firma Primo Di Nicola del M5S, che prevede, in caso di temerarietà della lite, che il giudice possa condannare ad una cifra pari ad almeno il 50% delle somme pretese. In questo modo, chi avanzerà una causa per scopo intimidatorio starà ben attento alla cifra da chiedere”.

“Non significa che la gente non chiederà più risarcimenti – conclude – ma che lo farà solo quando avrà motivi validi e fondati. Se questa importante proposta fosse già legge, dunque, questa paradossale richiesta di indennizzo non sarebbe mai stata formulata”.


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