I milioni stanziati sono ancora in mano a Zaia – Maria Teresa Turetta di CUB Veneto – Gli operai forestali del Veneto precari sono cessati proprio all’indomani del disastro di fine ottobre. Zaia si riempie la bocca di parole vuote, ma la soluzione del problema della sistemazione boschiva e la piantumazione di nuovi alberi non c’è.
Oltre alla CUB anche Daniele Zovi, fino a due anni fa comandante triveneto del Corpo forestale dello Stato, in un recente convegno a Padova ha alzato la voce: che piano d’azione ha la regione Veneto per impiegare i milioni di euro stanziati ed offerti per la ricostruzione boschiva delle montagne venete? Perchè tre metri oltre il confine veneto (in trentino) la sistemazione boschiva è già stata quasi completata? La giunta veneta oltre ad invitare i cittadini a passare le vacanze nelle montagne bellunesi e vicentine e organizzare cerimonie per donare motoseghe che programma intende adottare per il recupero boschivo quasi completamente compromesso?
La CUB ha chiesto in più occasioni che siano stanziati fondi per l’assunzione di operai forestali: stiamo parlando di esperti professionisti del settore, precari da decenni e attrezzati per tale importante e urgente compito. Il pericolo da scongiurare sono gli appalti a ditte esterne: i lavori gestiti con personale proprio scongiurano il rischio che i milioni di euro vadano nelle tasche degli amici degli amici, come purtroppo abbiamo già visto con altre calamità o altre grandi opere in veneto.