Bosco LaneRossi Vicenza, Rifondazione Comunista sostiene le proteste

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Bosco ex pettinatura Lanerossi a Vicenza

Rifondazione Comunista sostiene convintamente le sacrosante proteste per la difesa del Bosco LaneRossi di Vicenza e sarà sempre a fianco di questi giovani cittadini nella lotta per tutte quelle aree verdi che rischiano di scomparire a causa del disastroso progetto TAV”.

È quanto si legge in una nota della sezione cittadina del partito che cita il caso di Julia Butterfly Hill che nel 1997, a 23 anni, salì su un sequoia gigante alta sessanta metri per protestare contro l’abbattimento di una foresta di alberi millenari nel nord della California da parte di una azienda del settore del legno. “Julia pensava di rimanere sulla sequoia per qualche giorno, ci rimase invece due anni, e scese solo dopo aver raggiunto un accordo storico con l’azienda, l’accordo prevedeva la conservazione della foresta di sequoie”, dicono da Rc Vicenza.

“Sono passati 27 anni dall’epica battaglia di Julia, ma la distruzione del territorio non accenna a fermarsi, anzi si intensifica. A Vicenza il progetto TAV sta mostrando alla comunità vicentina le prime terribili avvisaglie: il bosco Lanerossi di 25mila metri quadrati rischia di essere raso al suolo, perchè IRICAV2 vuole trasformarlo in un cantiere attrezzato per lo sviluppo del TAV.

Tutto ciò – prosegue Rifondazione – è un segnale d’allarme di un sistema economico ormai fuori controllo contro cui, giustamente, le giovani generazioni vicentine si stanno mobilitando in massa, avendo a cuore il loro futuro, la loro vita, la loro comunità. Nuove giovani Julia Butterfly Hill vicentine si fanno avanti e sono pronte a salire sugli alberi dell’area verde per denunciare questo scempio ambientale e scuotere le coscienze di una amministrazione comunale troppo timida, che a parole in campagna elettorale si era impegnata a mitigare l’impatto devastante del TAV.

Il progetto TAV, ricordiamolo, è stato sostenuto negli anni da entrambe le amministrazioni vicentine (centrodestra e centrosinistra) con l’unico scopo di soddisfare l’ingordigia insaziabile di sciacalli e predatori.

Rifondazione Comunista considera questa opera inutile e devastante per il territorio e per la salute dei cittadini. Questo mostro sfregerà definitivamente Vicenza, città patrimonio Unesco: più di dieci anni di cantieri a cielo aperto, avremo una generazione perduta che vivrà in un cantiere, non in una città e la salute pubblica sarà gravemente compromessa.

Rifondazione Comunista sostiene convintamente le sacrosante proteste di questi giovani cittadini e sarà sempre al loro fianco nella lotta e nelle prossime mobilitazioni per la difesa del bosco Lanerossi e di tutte quelle aree verdi che rischiano di scomparire a causa del disastroso progetto TAV”.