Bosco Moranzani a Mira, la foresta accessibile di Volksbank compie due anni: catturate 102 tonnellate di CO2

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Bosco Moranzani

Un polmone verde per la pianura Padana, uno scrigno di biodiversità e un riparo sicuro per le persone e le specie animali: cresce, a Mira, il Bosco Moranzani e già condivide i suoi benefici effetti con il territorio. A ventiquattro mesi dalla messa a dimora dei primi alberi del ‘Bosco Moranzani – La foresta accessibile di Volksbank’, il bilancio è positivo sotto tutti gli aspetti, primo tra tutti l’assorbimento di 102 tonnellate di anidride carbonica. Il bosco ha ottenuto in giugno la certificazione indipendente di gestione forestale responsabile, mentre a novembre è stata pubblicata la certificazione relativa all’assorbimento della CO2.

I 5.300 alberi che popolano il bosco e che durante l’ultima stagione vegetativa sono cresciuti, a seconda delle specie, tra i 30 e i 50 centimetri, contribuiscono ad incrementare la biodiversità di quest’area. Qui è possibile vedere oggi diverse specie di uccelli, mammiferi, anfibi, rettili e insetti. Notevole è la ricchezza di flora e la varietà di specie mellifere, appositamente messe a dimora, come tiglio selvatico, acero campestre, biancospino e nocciolo, che garantiscono la disponibilità di nettare e polline, essenziali per l’alimentazione di api e altri insetti impollinatori, che qui trovano riparo. Così come alberi, cespugli e prati sono particolarmente adatti per la nidificazione.

Il primo progetto di riforestazione e riqualificazione ambientale seguito da Volksbank sta restituendo primi risultati molto positivi, sia dal punto di vista ambientale, sia da quello sociale, che rappresentano uno sprone per il futuro. Questo progetto, nato nell’ambito del precedente Piano industriale, Sustainable 2023, è in perfetta continuità e sintonia con il nuovo indirizzo di I-mpact 2026, che prevede un forte impegno della Banca nell’ambito sociale, per affiancare le fasce più fragili della società”, afferma Manuela Miorelli, Responsabile Sostenibilità di Volksbank

Il bosco è stato progettato, fin dall’inizio, per essere goduto da tutte le persone. Accessibile e inclusivo, privo di barriere architettoniche, è pensato per migliorare anche la qualità di vita sociale di chi lo frequenta. Bosco Moranzani, infatti, è aperto alle associazioni e sviluppa, in parallelo al percorso di rinaturalizzazione ambientale, progetti di inclusione per persone con disabilità.

Stiamo concretizzando progetti che permettano di coinvolgere le persone in attività lavorative come la coltivazione dell’orto, la manutenzione e cura del verde e l’apicoltura, per offrire loro un’occupazione ed un inserimento sociale. Siamo parte di un cambiamento tangibile di questa area non solo perché osserviamo il ritorno di animali, tra i quali diverse specie di insetti ed anfibi che sono particolarmente sensibili alla qualità dell’ambiente , ma perché il bosco si sta concretizzando come luogo aperto alle persone e al territorio”, sottolinea Stefano Marangoni, Presidente di Fondazione Emma.