Lungo le sponde del Brenta, allo sbocco della ciclovia che costeggia il fiume, sta nascendo il “Bosco Moranzani – la foresta accessibile di Volksbank”: un’area di oltre 50mila metri quadri, che fino a qualche anno fa era destinata ad agricoltura intensiva di mais e soia, si trasformerà in una vera e propria foresta multifunzionale di carattere permanente, realizzata in collaborazione con Etifor, spin-off dell’Università di Padova.
Il progetto, vincitore di un bando e di un cofinanziamento del Ministero della Transizione ecologica, prevede l’impianto di 5.300 alberi di 17 specie diverse, tra cui tigli, querce e ciliegi nel rispetto delle caratteristiche pedologiche e idrografiche dell’area. Nella nuova foresta di pianura saranno anche realizzate zone umide e percorsi ciclo-pedonali con finalità sociali ed educative. In questa zona, particolarmente fragile per l’innalzamento della laguna, gli alberi formeranno inoltre una barriera naturale dall’acqua alta, contribuendo a difendere questo territorio dalla sua infiltrazione.
Questo progetto comporta benefici sotto numerosi punti di vista, primo tra tutti quello ambientale: grazie al Bosco viene riqualificata una parte della laguna veneziana, un ecosistema molto fragile ma con un elevato valore sociale e naturalistico. In 10 anni i benefici saranno enormi: si stima, infatti, che grazie a questo progetto verranno catturate fino a 660 tonnellate di CO2.
Le foreste sono riconosciute come soluzioni per la riduzione e la conservazione di CO2 atmosferica. Questo progetto di riforestazione assume un significato ancora più importante visti i problemi legati alla crisi climatica ed ai fenomeni di siccità e desertificazione, che si stanno inasprendo. Secondo i dati resi noti dell’istituto di ricerca del Ministero della Transizione ecologica, ovvero dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il 28% del territorio italiano è a rischio di desertificazione. Inoltre, nel prossimo futuro si prevede, su scala nazionale, un calo della disponibilità delle risorse idriche compreso tra il 10% e il 40%.
Una caratteristica molto importante del Bosco sarà la sua accessibilità per i portatori di disabilità, garantita dall’importante ruolo del partner Fondazione Emma Onlus, all’insegna di una piena inclusione sociale. Il progetto risulterà anche in un aumento del benessere per i residenti, comprese quelle fasce di popolazione più “vulnerabili”, che potranno beneficiare di un’area protetta, accessibile ed inclusiva con percorsi dedicati. Inoltre, questo Bosco crescerà in un’area a forte vocazione turistica lungo l’itinerario ciclabile che collega Monaco di Baviera con Venezia costeggiando il Naviglio del Brenta.
“Questo progetto di riforestazione si inserisce perfettamente nella strategia di sostenibilità della Banca ed è un segno concreto della forte vicinanza al territorio veneziano. In linea con il Piano industriale Sustainable 2023, nel quale ci siamo dati precisi obiettivi di sostenibilità ESG, riteniamo un valore aggiunto concreto per la comunità della provincia di Venezia questo bellissimo progetto, che ha valenza sia ambientale che sociale”, afferma il Presidente di Volksbank, Lukas Ladurner.
“Questo progetto coniuga il concetto di sostenibilità con quello di vicinanza al territorio. Dal punto di vista ambientale, il progetto rientra nella strategia promossa dalla Banca verso la neutralità climatica: da un lato, Volksbank tutela l’ambiente riducendo le proprie emissioni attraverso iniziative, tra cui un percorso di efficientamento energetico, dall’altro grazie al progetto “Bosco Moranzani – la foresta accessibile di Volksbank” viene contribuito alla cattura della CO2, mitigando gli effetti del cambiamento climatico. Altro aspetto fondamentale è la grande attenzione alla biodiversità: il bosco rappresenterà un ecosistema protetto per flora e fauna”, afferma Manuela Miorelli, Responsabile di Innovazione/Sostenibilità di Volksbank