Bosco urbano di Carpaneda, alla Cia di Vicenza il servizio di gestione e manutenzione

La gestione del bosco urbano di Carpaneda è stata affidata alla Confederazione italiana agricoltori di Vicenza (Cia).

Nei giorni scorsi il servizio Infrastrutture e gestione urbana del Comune ha individuato, tramite gara, l’associazione che dall’1 gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2023 si occuperà della valorizzazione ambientale dei 7 ettari di superficie boschiva attrezzata aperta al pubblico per un compenso annuo di 6.900 euro.

Tra le funzioni del gestore: l’apertura e chiusura del cancello di accesso, la pulizia e lo sfalcio delle aree verdi, l’organizzazione di eventi di promozione didattica naturalistica, il monitoraggio e riordino dei luoghi naturali.

“Prosegue l’attenzione al patrimonio arboreo esistente con l’obiettivo di restituire alla città sempre più spazi verdi fruibili da tutti, a partire dalle famiglie – spiega l’assessore alle infrastrutture Mattia Ierardi -. Come abbiamo fatto per altre aree, non da ultimo l’Oasi degli stagni di Casale e il bosco di ponte del Quarelo a Sant’Agostino, individuiamo associazioni ed enti che si occupano della loro gestione così da valorizzarne l’importanza naturalistica e renderle un punto di riferimento per la cittadinanza. Nel caso del bosco di Carpaneda, in particolare, si tratta di un’area ancora poco conosciuta, provvista di un circuito arginale esterno sulla roggia Dioma di quasi due chilometri, ideale per passeggiate nel verde adatte a tutti”.

Dall’1 aprile al 31 ottobre il bosco urbano Carpaneda sarà accessibile al pubblico dalle 7 alle 20, mentre dall’1 novembre al 31 marzo dalle 8 alle 18.

Insieme con altri sette boschi urbani della città, l’area naturalistica di Carpaneda è stata inserita nel portale www.wownature.eu, realizzato da Etifor, spin-off del Dipartimento territorio e sistemi agro-forestali dell’Università di Padova. Attraverso il portale è possibile adottare gli alberi inseriti nelle cosiddette aree “wow”, piantarne di nuovi e dare un contributo per la manutenzione delle foreste esistenti.

Le altre foreste urbane comunali coinvolte nel progetto WOWnature sono il bosco del Quarelo e delle Maddalene, il colle Ambellicopoli di villa Guiccioli, l’oasi Valletta del silenzio e i parchi Astichello, di villa Bedin Aldighieri e di villa Rota Barbieri.