Botti di Capodanno, carne fresca per le pseudo-mafie. Salvo Di Noto (Associazione Meter): bombe modificate come strumenti di morte

"Non sono venduti da professionisti per professionisti, ma spesso da ragazzi per bambini o coetanei: un mercato nero alimentato da criminali senza scrupoli"

619
Il lato oscuro del commercio illegale dei botti di Capodanno
Il lato oscuro del commercio illegale dei botti di Capodanno

Gentile direttore, mi chiamo Salvo Di Noto, ho 21 anni, studio Economia delle Imprese Innovative in Sicilia e sono volontario e parte attiva dell’Associazione Meter, a tutela dei minori. In questi giorni di festa, passeggiando tra i mercatini di Natale, ho notato l’ingente quantità di mercato dei botti di Capodanno esposti sui tavoli, a cielo aperto, spesso venduti a ragazzini inconsapevoli di ciò che stanno per acquistare.

Da sempre cerco di trovare il bene in ogni luogo, ma di fronte a queste scene è difficile non interrogarsi.

Non sono particolarmente legato ai miei scritti, ma ne propongo uno ai vostri lettori.


Alla mezzanotte di Capodanno, il cielo si illumina come una giornata d’estate, un’esplosione di luci e colori che acceca i problemi per qualche istante. Uno spettacolo apparente che nasconde un mercato sporco, velenoso, pericolosamente radicato: i botti di capodanno.

Non è solo una questione di negozi regolari che cercano di sopravvivere vendendo fuochi d’artificio certificati, pagando tasse e rispettando norme.

Basta fare un giro nei mercatini di alcune città, ti trovi davanti a centinaia di botti di Capodanno venduti a prezzi ridicoli.

Non sono venduti da professionisti per professionisti, ma spesso da ragazzi per bambini o coetanei che, pur di sentire “la bomba” scoppiare, sarebbero disposti a sacrificare la propria pelle e a volte, letteralmente, le loro mani.

E nel mentre, alle tue spalle trovi un mercato nero alimentato da criminali senza scrupoli. Dalla bella Napoli alla Sicilia per bene, dalla Roma eterna alla Padova laboriosa, si vendono bombe modificate che non sono più giocattoli ma strumenti di morte. Per prezzi stracciati ti porti a casa un’arma capace di creare un’esplosione così potente da lacerarti le orecchie o, peggio, ucciderti.

Non sono casi isolati, in periferie che sembrano intrappolate in un loop di illegalità:

Catania: la polizia ha bloccato 750 pericolosi ordigni rudimentali denominati “bombe Sinner”;

Palermo: sequestrata la “bomba del presidente” un ordigno con 200 grammi di esplosivo;

Frattaminore: 15.000 articoli esplodenti illegalmente detenuti; 

Caserta: 20.000 pezzi artigianali e fusti contenente polvere pirica purissima recuperata. 

Ma per ogni sequestro, quanti altri carichi passano inosservati? Per ogni arresto, quante altre organizzazioni si muovono nell’ombra?

I vicoli si riempiono di commercianti abusivi che non temono niente e nessuno, mentre i quartieri si trasformano in polveriere pronte a esplodere.

La criminalità e le pseudo-mafie, dal sud al nord, sono specializzate nel trovare carne fresca: bambini, adolescenti, giovani uomini pronti a diventare strumenti di questo sistema marcio. Perché non è solo un gioco. Non è solo un botto.

È un mercato di morte che alimenta l’illegalità, distrugge vite, e riempie le tasche di pseudo-boss.

Dietro i fuochi d’artificio si nasconde un sistema che non si illumina mai, un sistema che brucia tutto ciò che tocca.

Salvo Di Noto