BPVi. L’azione di (ir)responsabilità contro Zonin & c., puntata 17: operazioni creditizie con il gruppo Degennaro

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Esponente della famiglia Degennaro finanziata da BPVi
Esponente della famiglia Degennaro finanziata da BPVi

Proseguiamo nella pubblicazione a puntate di alcuni capitoli di “BPVi Risparmiatori ingannati. L’azione di (ir)responsabilità”, l’azione di responsabilità intentata “in forza di delibera assembleare del 13 dicembre 2016, nonché di delibera del Consiglio di Amministrazione in data 19 gennaio 2017…” dalla BPVi ora in Lca rappresentata e difesa dagli avv.ti Carlo Pavesi […], Stefano Verzoni […], Paolo Pecorella […], pur rischiando di non venderne le ultime copie disponibili, il cui incasso di certo non ci farebbe male dopo il pignoramento della Donazzan.

Qui potete trovare tutte le puntate, mentre in questa, la diciassettesima, è la volta delle operazioni creditizie con il gruppo Degennaro: Partecipazioni Investimenti Real Estate S.r.l.

N.B.

1 – L’atto completo è scaricabile a pagamento dalla sezione Documenti e Files Premium di Bankileaks.com col titolo Azione di responsabilita della BPVi contro Gianni Zonin c.

2 – per completezza di informazione è scaricabile sempre da Bankileaks.com e nella stessa sezione a pagamento la Citazione Gianni Zonin Contro BPVi Del 6 Dicembre 2016

3 – la stessa procedura via seguita per scaricare la Comparsa Di Costituzione E Risposta KPMG Per Azioni Di Responsabilità BPVi, 9 Maggio 2018

  1. LE CONDOTTE RILEVANTI

6.4.4. Operazioni creditizie con il gruppo De Gennaro: Partecipazioni Investimenti Real Estate S.r.l.

Occorre dare atto anche di un paio di posizioni che interessano il gruppo De Gennaro – già sostenuto dalla Banca per il tramite dei fondi lussemburghesi (cfr. supra, VI,§ 3.3) – che presentano numerose anomalie.

Ci riferiamo, in primo luogo, al finanziamento a favore di Partecipazioni Investimenti Real Estate S.r.l.

In data 21 giugno 2011, il Comitato Esecutivo deliberava la concessione a tale società di un affidamento di 25 milioni di Euro, con scadenza a 36 mesi, ‘’finalizzato a fornire un ‘polmone finanziario’ a sostegno delle diverse iniziative di trading eia avvio di promozioni immobiliari del Gruppo Degennaro” (cfr. ns. doc. 187, pagg. 3 e 13). Il credito veniva garantito da (i) un’ipoteca di primo grado fino a Euro 37.500.000 su un’area edificabile di proprietà di SudCommerci S.r.l., altra società controllata del Gruppo Degennaro, interessata da una delle iniziative immobiliari in programma, (ii) nonché da una fideiussione, fino a concorrenza di 25 milioni di Euro, da parte di Sinpa S.p.A., società controllante di Partecipazioni Investimenti Rea1 Estate S.r.l.

Successivamente, in data 2 settembre 2014, pur a fronte di un “profilo di rischio molto alto”, il Comitato Esecutivo approvava la sostituzione della linea di credito precedente, con nuova scadenza fissata al 31 luglio 2016 (cfr. ns. doc. 188, pag. 3).

Oggi, la posizione è a sofferenza, con un “utilizzato” al 31 maggio 2015 di Euro 25.832.781 e con una perdita quantificata, al 30 novembre 2016, in misura pari a Euro 8.266.492.

Passando alle criticità, è stata omessa una valutazione obiettiva (e in termini prospettici) sulla capacità restitutiva della prenditrice (tra l’altro, si trattava di una newco), affidandosi alle sole garanzie rilasciate da terzi (l’ipoteca di primo grado rilasciata da SudCommerci S.r.l. e la fideiussione di Sinpa S.p.A.).

Garanzie che, tuttavia, abbiamo visto, senz’altro non valevano a coprire il rischio della Banca (lo dimostrano i fatti, atteso che essa stima di recuperare meno di un terzo del valore che fu assegnato allora a quelle garanzie) e che, comunque, avrebbero dovuto essere valutate esclusivamente alla stregua di coperture economiche aggiuntive e non già come l’unica fonte possibile di rimborso del credito.

Inoltre, la delibera di finanziamento del 21 giugno2011 è censurabile per la genericità della motivazione a supporto.

Dalla scheda della Divisione Crediti, si ricava, infatti, che il finanziamento sarebbe stato concesso “a sostegno delle diverse iniziative di trading e/o avvio di promozioni immobiliari del Gruppo Degennaro”, tra le quali venivano “indicativamente segnalate come in corso di valutazione:

acquisto di caserma locata alla GdF in loc. Bari attualmente di proprietà del Fondo Immobili Pubblici; acquisto di complesso logistico di circa 70 mila mq in loc. Milano; realizzazione di un progetto di riqualificazione di un complesso immobiliare già sede di Capitaila per destinazione turistico-ricettiva;

 progetto di riqualificazione dell’Hotel Ancora in loc. Cortina;

acquisto di Hotel con sala congressi a Bologna; acquisizione di porzione di stabile nel centro storico di Roma” (cfr. ns. doc. 187, pagg. 3,4 e 13).

Questo significa che gli organi deliberanti non hanno effettuato una valutazione prospettica su una specifica iniziativa imprenditoriale, ma hanno accordato un importante affidamento per vari non meglio identificati progetti solo genericamente indicati, senza alcun approfondimento volto a verificarne la fattibilità e, tantomeno, la profittabilità.

Allo stesso modo, risulta censurabile la delibera di proroga della scadenza, assunta il 2 settembre 2014 sempre dal Comitato Esecutivo, nonostante il rating registrasse un “profilo di rischio molto alto” (cfr. ns. doc. 188, pago 3).

Va da sé che il pregiudizio subito a causa dell’intervenuta svalutazione del credito concesso a Partecipazioni Investimenti Real Estate S.r.l. dovrà essere addebitato in solido all’ex Direttore Generale, al vice Direttore Generale, Paolo Marin, nonché agli Amministratori esecutivi e ai Sindaci in carica all’epoca delle operazioni richiamate.