BPVi. L’azione di (ir)responsabilità contro Zonin & c.: sesta puntata. I soggetti del giudizio: il dg Samuele Sorato

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BPVi, Samuele Sorato ora a processo
BPVi, Samuele Sorato "controllato" da Gianni Zonin

Come noto abbiamo deciso di pubblicare a puntate “BPVi Risparmiatori ingannati. L’azione di (ir)responsabilità” pur rischiando di non venderne le ultime copie disponibili, il cui incasso di certo non ci farebbe male dopo il pignoramento della Donazzan.

Dopo la dedica ai giudici della prima puntata, i ringraziamenti di rito e la presentazione del lavoro della seconda puntata, l’indice e le premesse dell’atto della terza puntata e dopo, nella quarta puntata, la prima parte della indicazione dei soggetti del giudizio a partire da Gianni Zonin, indicato nell’azione come il “dominus” e nella quinta la seconda dedicata ai consiglieri del cda nel periodo interessato oggi è la volta del direttore generale Samuele Sorato. (qui la sequenza delle varie puntate).

N.B.

1 – L’atto completo è scaricabile a pagamento dalla sezione Documenti e Files Premium di Bankileaks.com col titolo Azione di responsabilita della BPVi contro Gianni Zonin c.

2 – per completezza di informazione è scaricabile sempre da Bankileaks.com e nella stessa sezione a pagamento la Citazione Gianni Zonin Contro BPVi Del 6 Dicembre 2016

3 – la stessa procedura via seguita per scaricare la Comparsa Di Costituzione E Risposta KPMG Per Azioni Di Responsabilità BPVi, 9 Maggio 2018

– I SOGGETTI CONVENUTI NEL PRESENTE GIUDIZIO: GLI ORGANI DEPUTATI ALLE FUNZIONI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO DELLA BANCA NEL PERIODO DI INTERESSE (Parte I)

 

2.- La Direzione Generale

Ai sensi dell’art 49 dello Statuto, la Direzione Generale di BPVi “è composta dal Direttore Generale e dagli altri componenti nominati dal Consiglio di Amministrazione che ne determina le attribuzioni”.

La carica di Direttore Generale è stata ricoperta dal 18 marzo 2008 al 12 maggio 2015 (data in cui ha rassegnato le proprie dimissioni) dal dott. Samuele Sorato, il quale ha ricoperto altresì la carica di Consigliere delegato dal 13 febbraio 2015 al 12 maggio 2015.

L’art. 50 dello Statuto prevedeva che “il Direttore Generale, nei limiti dei poteri conferiti e secondo gli indirizzi del Consiglio di Amministrazione, nonché di quelli adottati dal Consigliere Delegato, se nominato, nell’esercizio della funzione di sovrintendenza, coordinamento esecutivo e controllo, provvede alla gestione di tutti gli affari correnti, esercita i poteri in materia di erogazione del credito, di spesa e di operazioni finanziarie nei limiti assegnatigli, sovrintende all’organizzazione e al funzionamento delle reti e servizi, dà esecuzione alle deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione, nonché a quelle assunte dal Comitato Esecutivo e dal Consigliere Delegato, se nominato, e a quelle assunte in via d’urgenza a norma degli articoli 40 e 41” dello Statuto e “formula proposte agli organi collegiali sulle materie riservate alla sua competenza, previa informazione al Presidente e al Consigliere Delegato, se nominato, e prende parte, con voto consultivo, alle adunanze del Consiglio di Amministrazione, nonché a quelle del Comitato Esecutivo, se nominato, che non siano dichiarate segrete e, con voto deliberativo, alle riunioni del Comitato Centrale Fidi” (cfr. ns. doc. 49).

Oltre a tali poteri, il Consiglio di Amministrazione, con delibera del 17 maggio 2011, ha attribuito al Direttore Generale anche il compito di “i) proporre al Consiglio di Amministrazione i progetti inerenti gli indirizzi strategici, i piani pluriennali e i budget annuali del Gruppo; ii) curare nell’ambito dei criteri di indirizzo e coordinamento delle Banche e Società del Gruppo determinati dal Consiglio di Amministrazione, la direzione ed il coordinamento della Banca e del Gruppo; iii) sottoporre al Consiglio di Amministrazione le proposte di modifiche all’assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale della Banca e del Gruppo”, nonché poteri deliberativi i) “in materia di erogazione del credito” nei limiti del relativo Regolamento interno in materia di gestione del credito ratione temporis applicabile; ii) “in materia di partecipazioni: individuare e formulare i progetti da sottoporre al Consiglio di Amministrazione inerenti l’individuazione delle strategie della Banca e del Gruppo e riguardanti le operazioni di natura strategica, assumere ogni informazioni utile a valutare la convenienza economica dell’operazione, individuare le forme tecniche più idonee sotto i profili societario e fiscale per la realizzazione dell’obiettivo, assumere impegni di confidenzialità autorizzando la sottoscrizione degli specifici confidentiality agreement, e fare in sostanza quant’altro risulti utile e/o necessario per il miglior svolgimento delle fasi istruttorie propedeutiche alla valutazione da parte del Consiglio di Amministrazione delle operazioni citate al fine dell’eventuale operazione”; iii) “in materia di gestione corrente: autorizzare le spese obbligatorie ed ogni altra spesa e/o investimento prevista a budget nel limite unitario di Euro 250.000,00, nonché nel limite unitario di Euro 25.000,00, ogni altra spesa e/o investimento non prevista a budget” (cfr. ns. doc. 53) (74 nell’originale, ndr).

Ai sensi del regolamento interno, le decisioni assunte dal Direttore Generale dovevano essere portate a conoscenza del Consiglio di Amministrazione con cadenza trimestrale.

Con particolare riferimento agli atti di mala gestio nel periodo d’interesse, emerge (anche) la rilevanza delle figure dei tre vice Direttori Generali, sig.ri Andrea Piazzetta (responsabile della Divisione Finanza), in carica dal 10 aprile 2007 all’8 giugno 2015, Emanuele Giustini (responsabile della Divisione Mercati), in carica dal 26 novembre 2007 all’8 giugno 2015 e Paolo Marin (responsabile della Divisione Crediti), in carica quale Vice Direttore generale dal 18 ottobre 2011 al 18 dicembre 2014 (75 nell’originale, ndr).