Brendola, i segreti del duomo di San Michele Arcangelo

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La provincia di Vicenza nasconde diversi tesori, alcuni noti e famosi, altri, appunto, meno conosciuti, come le prigioni di Mossano o la casa nella roccia a Zovencedo. A Brendola c’è un duomo abbandonato dedicata a San Michele Arcangelo. La posa della prima pietra è stata benedetta nel 1931 ma la Chiesa non è mai stata consacrata in quanto “incompiuta”.

L’”ideatore” del progetto, se così vogliamo chiamarlo, è stato l’arciprete don Francesco Cecchin, mentre il progettista è stato l’architetto Fausto Franco. Più propriamente si dovrebbe parlare di Duomo e non di Cattedrale in quanto don Cecchin era arciprete.
I lavori sono stati sospesi durante la Seconda Guerra Mondiale e mai più ripresi per motivi mai del tutto chiari ma in parte legati a dissapori tra i 4 parroci e il vescovo e al campanilismo delle varie frazioni, ma soprattutto alla morta di don Cecchina nel 1949 e alla mancanza di risorse economiche per completare un progetto molto ambizioso. Secondo alcune tanto affascinanti quanto non confermate teorie ci sarebbero anche motivi legati a riti esoterici. Circa una decina d’anni fa è stato presentato un progetto per riqualificare la chiesa e tutta la zona del Cerro.

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