Le parole di mister Cristian Brocchi, Sebastien De Maio e Filippo Ranocchia, al termine della gara persa dall’Lr Vicenza 2-0 contro il Brescia.
Brocchi: “Passo indietro? Quando cambi un allenatore e devi dare un segnale emotivo, sai che ci può essere una loro partenza forte, noi siamo partiti meno bene rispetto ad altre volte, anche se gli errori più grandi sono stati fatti quando rubavamo palla e poi sbagliamo il passaggio. Siamo riusciti a trovarci in un contropiede 3 contro 1 ma non siamo nemmeno riusciti a calciare in porta. Se fossimo andati in vantaggio in quella occasione, probabilmente non sarebbe stato meritato perché fino a quel momento stavamo soffrendo però poteva essere un episodio che avrebbe cambiato l’inerzia. Nel secondo tempo potevamo riaprirla con Meggiorini e non ci siamo riusciti, avevamo bisogno di una scintilla che potesse ridare vita ma non siamo riusciti. Dobbiamo essere umili, continuare a lavorare perché se siamo in questa posizione in classifica è perché abbiamo dei limiti. Abbiamo fatto un buonissimo percorso che ci ha permesso di riagganciare i playout ma non possiamo mollare di un centimetro perché appena molli anche solo di un centimetro non ce la fai. Quali limiti? Sono convinto che se avessimo dieci punti in più giocheremmo in modo diverso, senza peso, ma una stagione così te la porti dietro sempre e ogni partita per noi diventa pesante, con un valore importante. Gli episodi o cinque minuti fatti meno bene fanno perdere le sicurezze che servono per giocare in modo importante. Il Brescia sulla carta è tra le più forti, se poi gli concedi qualcosa sotto l’aspetto emotivo, lo paghi. Palla inattiva? Sono dell’idea che dipenda tutto dall’aspetto mentale perché si ha sempre il terrore di prendere gol e quando fai questo pensiero, poi lo prendi. Abbiamo cambiato modo di difendere, da zona a uomo, però purtroppo è un problema mentale, non siamo forti e sicuri in quelle occasioni. Brescia più sicuro rispetto alla gara di andata? È stato propositivo e può far male a chiunque, giocare in trasferta diventa un po’ più difficile perché a volte la pesantezza si fa sentire. Allenatori dipendono dalle lune dei giocatori? Quando si vince i giocatori sono stati bravi e la squadra è forte e l’allenatore ha fatto il suo, quando si perde l’allenatore è sempre colpevole. Non ho mai visto un allenatore mettere d’accordo tutti, nemmeno quelli che hanno vinto tanto, figuriamoci quando si perde. Un tempo si diceva con la Gazzetta del giorno dopo siamo tutti allenatori, è un ruolo bello, complicato, dà una responsabilità importante, ma anche quando vinci non metti mai d’accordo tutti. Occorre saper accettare e mandare giù bocconi amari e sentirti dire anche cose allucinanti, ma stai zitto e lavori. Bisogna però mettere sempre passione, entusiasmo, professionalità e rispetto. Tutto ancora aperto? La Serie B è affascinante anche per questo, però difficilmente le squadre senza valori possono vincere, si possono incontrare però difficoltà. Alcuni sottotono oggi? Non me lo aspettavo, li avevo visti carichi, si erano allenati bene, ma a livello emotivo hanno pagato l’arrembaggio iniziale del Brescia, perdendo sicurezze. Dovevamo sbloccarci con uno dei due episodi che avevamo avuto ma non ci siamo riusciti. Troppo ottimismo dopo Ascoli? Siamo i primi che ci hanno sempre creduto, sarebbe da stupidi pensare di aver già raggiunto l’obiettivo, non va buttato via ciò che di buono abbiamo fatto, ma non è sufficiente, dobbiamo fare di più sotto l’aspetto dell’atteggiamento e cattiveria agonistica”.
De Maio: “Goal su palla inattiva? Possiamo migliorare. Era il mio uomo e mi prendo la responsabilità. Era da un po’ di partite che non ne prendevamo più in questo modo, quindi dobbiamo avere più cattiveria, più concentrazione. Il primo tempo non siamo stati all’altezza, abbiamo fatto ben poco per fare paura al Brescia. Sbagliato l’atteggiamento? No, l’atteggiamento c’era. Secondo me è mancato il coraggio di venire qui e fare paura al Brescia. Abbiamo sofferto perché gli abbiamo lasciato un po’ troppo il gioco, tutto qua. Se fossimo stati più compatti e aggressivi, il Brescia avrebbe fatto più fatica. Oggi ci è mancato questo: più cattiveria e più coraggio di affrontare una grande squadra, perché il Brescia è una buona squadra. Crotone ultima spiaggia? Ormai da quando sono arrivato è così. Penso che la squadra sia abituata a giocare ogni partita come se fosse l’ultima spiaggia, comunque ne mancano sei. È uno scontro diretto e in casa sicuramente faremo molto meglio di quello che abbiamo fatto oggi”.
Ranocchia: “Sto bene, sono stato fuori un mese e mezzo ma ho avuto la possibilità di lavorare per rientrare al meglio, grazie soprattutto a queste due settimane in cui c’è stata la sosta quindi oggi fisicamente sono al 100%”.
Centrocampo a 2 o a 3? “Quest’anno – dice Ranocchia – abbiamo giocato molto spesso a due quindi non mi è nuovo come ruolo e mi trovo bene. Con il centrocampo a tre, come mezz’ala, sicuramente ho la possibilità di liberarmi di più in avanti quindi anche in quel ruolo mi trovo molto bene. Poi la scelta è del mister come giocare, se a due o a tre, però in tutti e due i ruoli mi sento a mio agio. Oggi è mancata anche un po’ di convinzione in più per poter fare risultato in un campo difficile come questo. Sicuramente non era facile perché loro sono una squadra forte, puntano alla promozione però un po’ di spensieratezza in più, anche in campo, sicuramente avrebbe potuto aiutarci in qualche situazione”.
Pesa la classifica? Dire che non pesa è impossibile – osserva Ranocchia -. Stiamo lottando per non retrocedere quindi è chiaro che il peso delle partite si fa sentire. Giocare contratti e col freno a mano tirato sicuramente non ci aiuta. Nelle ultime partite abbiamo giocato con grande determinazione, grande coraggio, quindi la spensieratezza nel senso buono della parola ci servirà per arrivare alla salvezza.
Crotone? “La partita è sicuramente da affrontare con una voglia di vincere totale – afferma Filippo Ranocchia -. Giochiamo in casa quindi è una partita da non sbagliare sotto il punto di vista dell’approccio ma anche sotto il punto di vista tecnico, dobbiamo portare a casa assolutamente la vittoria per raggiungere l’obiettivo finale”.
Mille oggi qui? “Avere il sostegno dei tifosi è una spinta in più soprattutto in trasferta – va a concludere Ranocchia -. In casa sono sempre abituato bene e vederli in trasferta sicuramente ci dà un grande appoggio sotto tutti i punti di vista. Mercoledì saremo in casa e saranno molti di più e ci daranno una grossa mano”.
—–
Fonte originale: Le dichiarazioni al termine di Brescia-LR Vicenza