L’avvento della primavera ci porterà un ventaglio di novità musicali tra i più ampi degli ultimi anni. Venerdì prossimo uscirà l’attesissimo album di Paky, del quale abbiamo parlato qualche tempo fa, poi sarà il turno di Fabri Fibra e infine aprile ci porterà anche le nuove uscite di Luché e di Lazza, ma ad inaugurare questo folto periodo di pubblicazioni è stato però Bresh, col suo ultimo progetto, Oro Blu, che si è preso la scena in un ricco venerdì che, tra gli altri, ci ha portato anche il nuovo disco di Dargen D’Amico.
Anticipato dai singoli Caffè, Andrea e Angelina Jolie (che ha totalizzato oltre quaranta milioni di streaming solo su Spotify) Oro Blu arriva a coronare l’ottimo momento dell’artista ligure, sempre più protagonista nella scena italiana e che, seppur essendo migliorabile in alcuni punti, si presenta come molto valido e con diversi punti di forza. Innanzitutto il sound del disco è riconoscibile e le produzioni di Shune (produttore principale di Bresh) risultano di ottimo livello; la scrittura dell’album, invece, risulta essere profonda e versatile, regalandoci un progetto con tanti contenuti, che spazia da pezzi introspettivi come Svuotatasche a pezzi d’amore come La presa B e la presa male con Francesca Michielin. Infine l’altro grande punto di forza di Bresh è la sua innata capacità di rimanere riconoscibile pur non essendo etichettabile come rapper, cantante pop o cantautore; le sue ispirazioni vanno dal rap, con cui Bresh ha cominciato e che rappresenta, peraltro, l’anima della crew con cui collabora (Wildbana, a cui appartengono fra gli altri Tedua, Izi e Vaz Té), al pop ,che caratterizza il sound di pezzi come la sopracitata Angelina Jolie, e il cantautorato, che viene espresso in pezzi come Andrea, e che unisce come un filo la tradizione cantautorale Genovese con le sue nuove interpretazioni moderne.
È un lavoro però che non risulta perfetto e dà la possibilità a Bresh di migliorarsi; ad esempio a partire dalla varietà dei suoi testi. Il tema amoroso risulta a tratti un po’ ridondante e alle volte rende la scrittura in alcuni punti del disco più banale e non all’altezza di una della migliori penne della scuola ligure. Difatti, pezzi come Fottiti con Tony Effe va in contrasto con brani come Se rinasco con Massimo Pericolo (uno dei brani migliori del progetto e brano di altissimo livello) e ciò non giova al mood del disco. Anche l’ordine dei brani all’interno dell’album sarebbe un punto migliorabile, poiché la continua alternanza tra pezzi leggeri e pezzi più profondi non garantisce una piena scorrevolezza.
Oro Blu però rimane un disco di livello, Bresh deve ancora entrare nel suo periodo di piena maturità artistica e il prosieguo della sua carriera sembra essere brillante.
Qui troverai tutti i contributi della nuova rubrica New Musical Tales (Nuovi Racconti Musicali) che prova a nascere con studenti liceali partecipanti a un progetto di scuola-lavoro a cui contribuisce ViPiu.it sotto la guida del prof. Michele Lucivero, per poi magari allargarsi ad altri studenti, ad altri giovani e ad appassionati di musica.
Questa rubrica è il frutto della collaborazione tra il giornale Vipiù.it e il Liceo Scientifico, Scienze Applicate, Linguistico e Coreutico “Da Vinci” di Bisceglie (BT) per i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO).