“”Non lasceremo sole le città ad affrontare traffico e smog. Dirotteremo gli attuali finanziamenti per le Grandi Opere alle aree urbane e così trasformeremo la mobilità di persone e merci“.Questa la proposta politica, l’unica, che faremo per affrontare tutte le problematiche di cui ho discusso stamattina durante un incontro con alcuni rappresentanti del Comitato dell’Albera di Vicenza. Il comitato lamenta da anni “un quartiere invivibile, soffocato da inquinamento atmosferico ed acustico, sottoposto a vibrazioni continue causate dal passaggio di camion, auto e colonne di mezzi militari…“.
Purtroppo, e nessuno ne è felice o ne sottostima la gravità, è una situazione diffusa, tipica delle nostre aree urbane e suburbane, siano esse del Nord, Centro o Sud Italia, situazione che ha prodotto e continua a produrre morti premature ed un’ampia gamma di patologie cardiorespiratorie, oltre a quartieri decisamente invivibili.
La responsabilità di trovare soluzioni va condivisa fra Enti Locali e Governo centrale, e dovrà consistere non tanto nella progettazione di nuove strade, che riescono a risolvere un problema solo trasferendolo altrove, ma piuttosto nella progettazione della mobilità pubblica, urbana e metropolitana, condivisa e ciclopedonale, per svincolare ogni nostra esigenza di mobilità e consumi dalla necessità dell’auto privata e dei mezzi pesanti.
A questo destineremo le risorse economiche attualmente messe in campo per le grandi opere, come è scritto forte e chiaro nel nostro programma, ma soprattutto nel progetto politico di Liberi e Uguali. Per far si che la bretella dell’Albera, e tutte le altre bretelle d’Italia, non siano più necessarie.
Valentina Dovigo, candidata al Senato per Liberi e Uguali nel collegio uninominale