È passato un mese, giusto venerdì 4 maggio – ci scrive Giorgio Sinigaglia per il comitato Zona san Giovanni -, da quando nella assemblea pubblica indetta dal Comitato Zona San Giovanni, sono state evidenziate ai rappresentanti del Comune di Vicenza, consigliere delegato dr. Fioravante Rossi e ing. Diego Galiazzo dei Lavori Pubblici, ad Anas nella persona del direttore lavori ing. Pistolato e ai candidati Sindaci Otello Dalla Rosa, Francesco Rucco, Francesco Di Bartolo (ora non più in lizza, ndr), Franca Equizi, Filippo Albertin, oltre al folto pubblico presente in sala numerose situazioni di contestazione ai lavori sin qui svolti dagli addetti al progetto e per quanto concerne i “controllori comunali”.
Il primo punto saliente riguardava la diversa classificazione acustica riscontrata nelle mappe di Costabissara e Vicenza, due zone territoriali frontiste, con le medesime caratteristiche urbanistiche classificate con classi diverse: Costabissara, molto realisticamente, è in classe due (valori riscontrabili dal rilievo acustico eseguito nel progetto definitivo) salvaguardando in tal modo i propri cittadini dall’impatto acustico della “Bretella” mentre il comune di Vicenza classifica la sua zona in classe tre portando in questo modo a valori tre volte superiori a quelli reali peggiorando pertanto il risultato ambientale. Grande sconcerto fra i presenti e riscontro negativo da parte dei candidati sindaco che hanno preso buona nota per una revisione del piano. Secondo punto è l’inquinamento atmosferico che andrà a sommarsi a quello esistente. In questa nota è rappresentata la necessità di eseguire quanto prima un rilievo puntuale dell’aria anche in zona San Giovanni dato che i due punti di rilievo sono stati identificati solo in zona Costabissara, e anche qui non si comprende bene per quale motivo non potevano essere dislocati uno per zona.
Da qui la richiesta di avere anche nella nostra zona un rilievo puntuale. Da un precedente incontro con Arpav, ci viene garantito che per il rumore provvederanno d’ufficio (cosa peraltro avvenuta), mentre per l’aria la richiesta deve giungere dal comune in quanto il mezzo mobile è a disposizione dello stesso e quindi loro non lo possono usare se non con l’indicazione del comune stesso. La situazione rappresentata resta senza seguito e a quel punto provvediamo a una puntuale domanda in data 14 maggio. Lasciati trascorrere alcuni giorni, per dare tempo al sindaco Achille Variati e ai suoi delegati di provvedere, ci facciamo proattivi e iniziamo una serie di telefonate, dal tecnico ing. Galiazzo, al Consigliere delegato Dott. Fioravante Rossi, sino a chiedere udienza al sindaco: niente di fatto, risposte interlocutorie, rinvii a altre persone ma nessuna decisione in merito, il che letto in chiave burocratica significa… “non sa da fare”!, altro che salvaguardia della salute!
Terzo punto dolente riguarda ancora l’inquinamento dell’aria. Nel decreto VIA della Provincia si legge testualmente nelle premesse: “viste le mitigazioni previste ed in particolare – per l’atmosfera: ampie fasce vegetate che limitano la diffusione degli inquinanti”… 5.1 Dovrà essere prevista la realizzazione di fasce filtro a verde di larghezza almeno di 5 metri per l’attraversamento dei territori a vocazione agricola e di larghezza variabile tra i 10 m e 15 m nei tratti in prossimità di abitazioni…“. Ebbene nelle zone di san Giovanni e Fornaci sono previste fasce arborate composte da una siepe e da un albero, niente di quanto previsto nel decreto VIA della provincia. Come al solito le domande sorgono spontanee: dove sono i controllori, coloro che debbono fare rispettare le indicazioni? Gli enti preposti cosa hanno fatto sino ad ora? Il presidente della provincia e il sindaco che rappresentano l’istituzione servono solo a fare inaugurazioni? Va da sé allora che i cittadini si debbano sostituire a loro per garantirsi la salute che gli stessi dovrebbero tutelare. E’ così che abbiamo fatto provvedendo a sollecitare il presidente della Provincia e Anac ad intervenire!
Alla nuova amministrazione chiediamo di attivarsi subito per sopperire alle mancanze gravi di quella uscente!