Se pochi giorni fa un’anziana vicentina ha “prelevato” da un negozio di abbigliamento cinese in stradella Duomo a Vicenza due jeans senza pagare oggi è toccato al bar, di nome, Fortunato in strada Cattane 74 (foto da Google Maps) e di proprietà sempre di un cinese, Li Yingying (nato nel 1995), subire le furie di un’altra nostra concittadina, poi identificata dagli agenti della volante della Questura di Vicenza arrivata prontamente sul posto come G. D. nata nel 1978 e residente nella stessa strada.
La donna, riferiva il titolare del bar che alle 7.05 di ieri mattina aveva chiesto l’intervento della polizia, dopo aver ordinato e pagato regolarmente un caffè cominciava a questionare, senza un nesso apparente, sulle brioche esposte. In preda a una crescente alterazione iniziava poi a danneggiare le suppellettili del locale e scaraventava a terra l’espositore delle brioche, che, lamentava Li Yingying, diventavano anche inservibili.
All’arrivo della volante la quarantenne si era già allontana con uno scooter di cui, però, il barista cinese aveva rilevato la targa consentendo, così, agli agenti di trovare mezzo e donna in Viale del Sole dove rilevavano un comportamento così fortemente psicofisicamente alterato e sconnesso da dover essere sorretta e tale da giustificare l’alcol test che rilevava due valori nettamente al di sopra del massimo consentito e, cioè, 1.77 e 1.74 g/l (qui norme e sanzioni).
A quel punto partiva la denuncia contro la donna, che risulta recidiva, in base all’art. 186 del Codice della strada (qui la norma e le sanzioni) e il suo scooter, poiché era di cilindrata superiore ai 150 cc, veniva sequestrato per la conseguente confisca.