La prossima settimana prenderà il via la quarta edizione del titolo BTp Valore con cedole crescenti per risparmiatori e dal quale il Tesoro ha raccolto 53,7 miliardi di euro.
“Oggi – precisa Vito Lops su Il Sole 24 Ore – conosceremo il tasso minimo garantito ma la struttura di fondo del BTp Valore 4 è già nota e ricalca da vicino il prodotto collocato a marzo: durata 6 anni, cedole crescenti (distribuite trimestralmente, quindi quattro stacchi all’anno) con il meccanismo “step-up” di 3+3 anni. Con un premio fedeltà dello 0,8% (quindi 0,133% annuo) che verrà incassato solo da chi lo acquisterà in sede di collocamento (dal 6 al 10 maggio) e lo manterrà in portafoglio fino alla naturale scadenza.
Del resto la formula delle cedole crescenti (il tasso dell’ultimo triennio sarà più elevato rispetto a quello del primo) è pensato proprio per incentivare il piccolo risparmiatore a detenere il titolo piuttosto che a venderlo prima del tempo. Una logica da cassettista, indirizzata a chi punta ad incassare le cedole senza focalizzarsi sulle variazioni in corsa dei tassi di mercato e di conseguenza dei prezzi del titolo che verrà rimborsato alla pari (cioè a 100) ma nel corso della sua vita potrà ovviamente, come tutte le obbligazioni, oscillare“.
Segue una considerazione sullo scenario del mercato per il futuro: “Se analizziamo il rendimento del BTp a 6 anni oggi in contrattazione sul mercato secondario scopriamo che il mercato “prezza” questa scadenza sull’Italia al 3,5%. Si tratta di valori simili a quelli dello scorso marzo: questo ci porta a dedurre che il tasso minimo garantito che oggi proporrà il Tesoro potrebbe non discostarsi troppo da quello del titolo precedente: 3,62% nella media tra i primi tre anni e i successivi tre, a cui aggiungere poi la quota annua del premio fedeltà.
Considerando che il Tesoro nei casi precedenti ha offerto un bonus di 20-30 punti base rispetto a quanto disponibile sul secondario, il rendimento lordo del nuovo prodotto potrebbe quindi oscillare tra il 3,6% e il 3,8%. Ma lo scopriremo a breve.
L’altra considerazione che si può ricavare è che i tassi di mercato di oggi scontano una Bce non particolarmente aggressiva nei prossimi anni, proprio perché non v’è certezza sulla lotta all’inflazione. I future sui tassi scadenza 2025 scontano che la Bce taglierà i tassi nei prossimi 18 mesi cinque volte (compresa la prima sforbiciata prevista e scontata per giugno). Ciò vuol dire che il prezzo del BTp Valore potrà salire in corso d’opera se la Bce taglierà più volte. Viceversa potrà anche scendere nel caso l’istituto di Francoforte sarà costretto a tenere gli attuali tassi alti per più tempo. Un ragionamento però che interessa relativamente chi si approccia al BTp Valore con una logica pura da cassettista. Puntando alla regolarità delle cedole (che offriranno un tasso di interesse più elevato della media degli ultimi 10 anni) dimenticandosi delle eventuali oscillazioni del prezzo”.
Fonte: Il Sole 24 Ore