L’opposizione di Vicenza, Giovanni Rolando (PD) in testa, torna ad interrogare il sindaco Rucco e la sua giunta sull’ex chiosco bar. Da noi sentito qualche giorno fa il sindaco aveva detto che erano in piedi due opzioni, la demolizione e la riqualificazione, ma prima bisognava delineare la proprietà di quello che l’opposizione definisce “buco nero”. “Il Comune in data 2004 ha intimato al proprietario del chiosco-bar prospiciente la stazione ferroviaria all’angolo di viale Roma con Viale Milano da decenni in disuso di demolire a proprie spese il manufatto” scrivono i consiglieri di opposizione. “Il contenzioso si è trascinato attraverso ricorsi e sentenze; anche attraverso ordinanza del Consiglio di Stato (anno 2008); il TAR, Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, ha pronunciato la sentenza il 1°ottobre 2019 di RICORSO INFONDATO intentato dal proprietario e lo ha RIGETTATO con pubblicazione in data 11 ottobre 2019; condannando il ricorrente al pagamento delle spese di giudizio in favore del Comune di Vicenza, oltre agli oneri e spese generali; il TAR per il Veneto ha inoltre ordinato che la sentenza di demolizione del manufatto sia eseguita dall’autorità amministrativa, ovvero il Comune stesso”.
Rolando chiede dunque “se l’Amministrazione intenda o meno procedere alla demolizione del manufatto in questione ottemperando alla sentenza del Tar;
se intenda considerare positivamente la proposta da tempo avanzata di progettare e realizzare un nuovo manufatto invece del vecchio degradato chiosco-bar, ovvero un nuovo Ufficio pubblico IAT per Informazioni e Accoglienza Turistica al servizio della popolazione vicentina e dei visitatori/turisti che arrivano nella Città del Palladio; di supporto e complementare a quello più lontano dalla stazione ferroviaria e ubicato, in uno spazio troppo angusto, in Piazza Matteotti”.