In un articolo del GdV del 3 novembre (qui il nostro del 30 ottobre ndr) – è scritto in una domanda di attualità del consigliere comunale Ciro Asproso – leggo: ?Rinnovo del parco mezzi, SVT punta sul metano? ? Nell?ambito della ?Strategia integrata di sviluppo urbano sostenibile? sono stati consegnati diciassette veicoli tecnologicamente avanzati e con un motore alimentato a metano. Si tratta di una buona notizia che dimostra l?attenzione dell?Azienda per le problematiche legate all?inquinamento ambientale, e che va nella giusta direzione di incentivare l?utilizzo del mezzo pubblico.
Tuttavia mi sono sempre chiesto che fine facciano i vecchi mezzi, quelli dismessi e sostituiti dai bus più moderni. Vengono rottamati, venduti, o riciclati all?estero come avviene per le utilitarie?
La domanda può sembrare peregrina, ma fino a un certo punto. Infatti, mi capita spesso di vedere vecchi bus AIM con targhe (VI54XXXX) attraversare la città e il territorio contermine per lo svolgimento del servizio Scuola BUS, e la cosa mi suona alquanto contraddittoria. Insomma, il Pubblico investe sull?ammodernamento tecnologico e il Privato incamera i ricavi esternalizzando i costi dell?inquinamento ambientale? Ecco un concetto, con cui capita troppo spesso di fare i conti.
Tutto ciò Visto e Considerato si CHIEDE:
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Quale destino attende gli autobus della flotta SVT (un tempo AIM-FTV) che vengono dismessi in quanto ritenuti obsoleti e troppo inquinanti?
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Le gare di appalto per il servizio di Scuola Bus tengono conto, tra i requisiti di accesso, della motorizzazione e del livello di inquinamento prodotto dai mezzi utilizzati?