Crescita delle masse amministrate che si attestano oltre i 7,8 miliardi di euro e utile netto di 36,2 milioni di euro sono i due principali dati aggregati del bilancio semestrale di BVR Banca Veneto Centrale, l’istituto nato dalla fusione effettuata il primo luglio scorso tra Banca del Veneto Centrale e BVR Banca – Banche Venete Riunite.
«I dati aggregati del nostro primo bilancio semestrale — commenta il direttore generale Claudio Bertollo – confermano la capacità di questo nuovo soggetto bancario di competere con i più importanti players del mercato finanziario Veneto. Siamo una realtà capace di garantire una redditività resiliente e sostenibile nel Veneto Centro-Occidentale: un territorio vasto, laborioso, ricco di risorse, fatto di comunità caratterizzate da una loro peculiare identità.
Un territorio nel quale le relazioni sociali si intrecciano con attività economiche e con i soggetti istituzionali, in un sistema infrastrutturale integrato. Ebbene, questi numeri sono il risultato di un modello di business – comune alle nostre due banche di origine – ben diversificato e fortemente orientato alla relazione e alla consulenza, in cui la qualità professionale dei nostri collaboratori ha fatto certamente la differenza».
Le risultanze contabili derivanti dalla fusione tra le due Bcc consentono di individuare, sin da subito, indicatori di assoluto rilievo e di primaria importanza. La raccolta complessiva si attesta a ben 5,5 miliardi (+ 5,74% rispetto a dicembre 2023) – di cui quasi 3,5 miliardi di raccolta diretta (+5,04%) e oltre 2 miliardi di raccolta indiretta (+6,94%) – rappresentando un indicatore molto importante di fiducia che soci e clienti ripongono nell’istituto di credito.
Gli impieghi, grazie ai finanziamenti concessi a sostegno di famiglie e imprese, raggiungono i quasi 2,3 miliardi di euro, a testimoniare il sostegno all’economia reale del territorio. Nel primo semestre 2024 BVR Banca Veneto Centrale ha erogato oltre 1.500 mutui per un controvalore di 245 milioni di euro.
Ottima la qualità dell’attivo con un NPL (non performing loan) ratio netto pari allo 0,15%.
Nella prima metà dell’anno è andata a rafforzarsi ulteriormente la solidità patrimoniale: il patrimonio netto, grazie all’apporto dell’utile semestrale, sale a 400/milioni (+5,76% rispetto a dicembre 2023) con un indice di patrimonializzazione Cet1 si ratio che consolida ulteriormente, superando il 28%. Indicatore tra i migliori nell’intero panorama bancario.
Anche le commissioni nette registrano un’analoga tendenza di crescita (+2,76% rispetto a giugno 2023), sorrette dallo sviluppo del risparmio gestito, della banca assicurazione, del credito al consumo e della monetica, confermando l’efficacia del modello di business non basato solo sul margine di interesse ma sui servizi resi e sulla consulenza prestata alla clientela.
Nel corso dei primi mesi del 2024 è, inoltre, continuata la strategia di riposizionamento del portafoglio titoli di proprietà al fine di beneficiare dei maggiori rendimenti presenti nel mercato.
In crescita anche la beneficenza, le sponsorizzazioni e più in generale il sostegno agli enti, associazioni e al territorio, cui sono andati complessivamente oltre un milione di euro in questo primo semestre».
«Il conto economico del primo semestre 2024 – sottolinea il Presidente Maurizio Salomoni Rigon – esprime il risultato importante che ci attendavamo e che rafforza e conferma la scelta effettuata nell’unione recente delle due BCC.
Il vero motore di questa cooperativa di credito, continua il Presidente, sono i suoi soci, che hanno ormai superato la ragguardevole cifra delle ventimila unità. I clienti assommano a oltre 120mila, mentre i dipendenti della banca, altra forza propulsiva dell’azione quotidiana sui territori, raggiungono le 600 unità.
La banca caratterizzata da una forte connotazione territoriale, si presenta oggi come istituto leader all’interno del Gruppo Cassa Centrale, uno dei più importanti poli bancari in Italia.
Dopo l’apertura delle filiali di Padova, Cittadella e Cornedo Vicentino – prosegue il Presidente – la nuova banca può contare su 87 filiali a presidio e a servizio dei territori di competenza, che si estendono su 6 province: Padova, Rovigo, Treviso, Verona, Vicenza e Ferrara. Un’operazione di crescita e radicamento sul territorio destinata a proseguire con l’annunciata inaugurazione, entro fine anno, di una nuova filiale a Verona.
Siamo una banca di comunità, che intende presentarsi con un nuovo assetto più forte, resiliente e competitivo, senza mai dimenticare le proprie radici cooperative a servizio del territorio».