Cabina di regia al Mef costruttiva con Villarosa: il decreto nelle sue linee guida pronto entro l’8 febbraio, poi…

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Associazioni riunite nella Cabina di regia al Mef per Fondo Indennizzo risparmiatori
Associazioni riunite nella Cabina di regia al Mef per Fondo Indennizzo risparmiatori

Parlamentino del Mef da “tutto esaurito” oggi in occasione dell’incontro del sottosegretario Alessio Villarosa con la Cabina di regia delle associazioni e dei legali dei soci e degli obbligazionisti delle banche andate in Lca dal 2015 al 2017 (tra cui Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e le quattro banche risolte del centro Italia), che lì si era riunita l’ultima volta il 27 novembre per indicare e condividere il percorso che ha portato a migliorare la legge 205, istituendo il Fondo Indennizzo Risparmiatori a partire dai suoi concetti base e dai Fondi dormienti.

Sia pure con altri mesi sia pure ben spesi (a parte che per non pochissimi risparmiatori che non hanno visto la luce del provvedimento per motivi essenzialmente anagrafici) da quel 31 marzo 2018 quando poteva partire l’attuazione della vecchia legge, che nel frattempo poteva essere migliorata in corso d’opera (ma questa è vecchia polemica da superare anche se oggi è ancora risuonata nella sala), il sottosegretario M5S, sempre in assenza del suo omologo della Lega, Massimo Bitonci, ha potuto illustrare alla cabina di regia, in un ambiente questa volta più sereno, le linee guida del decreto attuativo sulle quali i presenti hanno espresso un consenso generale pur proponendo alcuni miglioramenti.

Ci torneremo con maggiori dettagli più tardi (in.. treno o, meglio, dopo, a mente fredda e dando prima spazio ad eventuali e liberi commenti del sottosegretario, delle associazioni e legali.

Ma vi anticipiamo la sostanza: Villarosa ha fissato per l’8 febbraio (un giorno prima della visita a Vicenza dei due vice premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini) il D-day per la “disponibilità” del primo decreto attuativo (si supererà, quindi, di pochi giorni la data fissata del 31 gennaio) che prevede sostanzialmente l’affidamento alla Consap, l’ente che già oggi gestisce i risarcimenti per i reati finanziari, col coordinamento del Mef, delle procedure di verifica delle richieste di indennizzo, che, come previsto, saranno semplici e compilabili online.

Entro i 45 giorni successivi previo anche un confronto con le associazioni, con i legali e con la cabina di regia sarà, pronto, quindi anche il decreto per tutta la complessa macchina organizzativa che, secondo le prime previsioni, dovrà valutare almeno 200.000 richieste che porteranno, poi e finalmente, alle liquidazioni dei primi indennizzi con i due tetti, uno, per lo meno iniziale ma superabile, del 30% del valore di acquisto (con qualche possibile ritocco) e l’altro, inderogabile, dell’importo massimo di 100.000 euro (anche qui riferiremo di alcuni suggerimenti rivolti al sottosegretario).

L’individuazione della Consap come ente di filtro delle domande, questa è una nostra impressione, è la scelta individuata e sottintesa con la cabina di regia per evitare obiezioni, che Villarosa ha confermato che, al momento, non esistono, da parte delle competenti autorità europee.