Caccia in Veneto, scontro politico tra Formaggio (FdI) e Zanoni (Europa Verde) sulle prove cinofile con segugi

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Un cacciatore

La caccia in Veneto torna al centro del dibattito politico con uno scontro acceso tra il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Joe Formaggio e il consigliere regionale di Europa Verde Andrea Zanoni.

Al centro della polemica le prove di lavoro con cani da seguita su lepre, sostenute da Formaggio e dalle associazioni venatorie, ma contestate da Zanoni per il possibile impatto sulla fauna selvatica. Mentre il consigliere di FdI difende la pratica come regolamentata e utile al monitoraggio della fauna, il rappresentante di Europa Verde accusa di trascurare i pareri scientifici e di anteporre gli interessi venatori alla tutela ambientale.

La posizione di Formaggio: “Basta pregiudizi ideologici contro il mondo venatorio”

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Joe Formaggio (foto da Facebook)

Joe Formaggio, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, difende a spada tratta il mondo venatorio e le prove di lavoro con i segugi su lepre. “Ancora una volta, assistiamo a un attacco pretestuoso e ideologico contro la tradizione cinofila veneta” afferma, sottolineando come queste attività siano consolidate, regolamentate e monitorate da esperti, associazioni venatorie e istituzioni.

Formaggio respinge le critiche sui presunti danni alla fauna, evidenziando che le prove si svolgono nel rispetto delle normative e contribuiscono al miglioramento genetico delle razze canine da caccia, oltre che alla formazione degli appassionati. “L’idea che queste prove possano causare una ‘strage’ di leprotti è del tutto infondata” aggiunge, spiegando che i segugi operano seguendo protocolli rigorosi e sotto la supervisione di giudici esperti.

Infine, il consigliere esprime gratitudine alle associazioni venatorie e alla Cabina di Regia per il ruolo svolto nel garantire la trasparenza e l’efficacia di queste iniziative. “Difendiamo questo settore con dati reali, esperienza e passione” conclude Formaggio, ribadendo la necessità di contrastare ogni tentativo di limitare la cinofilia venatoria con pregiudizi ideologici.

La replica di Zanoni: “Danno agli animali e ai loro cuccioli, si ignorano i pareri scientifici”

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Andrea Zanoni con un suo cane

Di tutt’altra opinione Andrea Zanoni, consigliere regionale di Europa Verde, che critica apertamente la posizione di Formaggio e delle associazioni venatorie. “Il consigliere Formaggio scrive sotto dettatura delle associazioni venatorie, ricopiando integralmente una lettera inviata a tutti i consiglieri” attacca Zanoni, sottolineando come le prove di lavoro con segugi in primavera costituiscano un danno agli animali selvatici e ai loro cuccioli.

Zanoni evidenzia di aver presentato due interrogazioni alla Giunta, una delle quali ha portato al rinvio della prova cinofila contestata, poiché autorizzata senza rispettare i termini previsti per consentire ai proprietari dei terreni di opporsi. Inoltre, il consigliere ambientalista fa riferimento a un parere dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione Ambientale), che a suo dire smentisce le argomentazioni di Formaggio e delle associazioni venatorie.

“Quando è in gioco lo strapotere degli ambienti venatori, la becera propaganda prende il sopravvento” accusa Zanoni, contestando la narrazione secondo cui queste manifestazioni porterebbero benefici al monitoraggio della fauna. “Dichiarazioni di questo tipo farebbero sorridere perfino gli stessi appassionati”, conclude.

Il dibattito continua

Lo scontro tra Formaggio e Zanoni riflette il più ampio dibattito sulla caccia in Veneto, tema spesso divisivo tra chi la considera una tradizione da difendere e chi invece ne chiede regolamentazioni più restrittive per la tutela dell’ambiente e della fauna selvatica. La polemica sulle prove cinofile sembra destinata a proseguire, con il mondo venatorio e le associazioni ambientaliste schierate su fronti opposti.